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Roulette francese, europea o americana: trova le differenze

Ne esistono diverse varianti, che differiscono le une dalle altre a seconda dello Stato o addirittura del continente in cui ci troviamo.

Pubblicato 3 anni fa

Casualità. Probabilità. Fortuna. In queste tre parole si concentra l’essenza del gioco più conosciuto e rappresentativo del casinò: la roulette.

Se è vero che la sua dinamica è basilare, è altrettanto innegabile come la sua semplicità non sia affatto sinonimo di banalità. La roulette, infatti, grazie a componenti quali il caso, come dicevamo, e l’imprevedibilità, può rappresentare un’esperienza di gioco interessante e complessa.

Ma in cosa consiste? La postazione di gioco è composta da un tavolo su cui è presente una ruota contenente 36 cellette numerate in modo non consecutivo (più la cella col numero 0) e uno schema numerico per le puntate. I giocatori puntano su un numero da 1 a 36, o scegliendo fra le tante combinazioni disponibili, il croupier quindi aziona la ruota e lancia, in senso contrario al giro compiuto dalla stessa, una pallina che si fermerà per inerzia in una delle celle decretando la vincita.

Ne esistono diverse varianti, che differiscono le une dalle altre a seconda dello Stato o addirittura del continente in cui ci troviamo.

La versione più nota, quella classica che ha dato origine a declinazioni con logiche di gioco comunque molto simili, anche se peculiari, è la Roulette Francese.

Ferma restando la probabilità di uscita di un numero che è il rapporto di 1:37 (o 1:38 in funzione della variante), la roulette si offre agli scommettitori anche nelle versioni Europea – o Inglese – e Americana. Vediamo le principali differenze di gioco. Per inciso, è possibile fruire delle varianti della roulette anche online ma è bene prestare attenzione al portale di riferimento: è importante che sia legale e regolarmente censito dagli organi competenti.

Peculiarità della francese è la regola “en prison” (letteralmente “in prigione”) che può anche dare luogo ad una “partage“, a discrezione del giocatore coinvolto. Per “prigione francese” non si intende nulla di spaventoso, come poteva essere l’Isola del Diavolo o l’Ile de Saint Joseph. La regola “en prison” infatti prevede che, in caso di uscita del numero 0 come esito del turbinio della pallina, la puntata venga “imprigionata”, ovvero bloccata per il successivo giro. Se al termine di quest’ultimo esce una combinazione vincente, le poste vengono sbloccate; viceversa sono perse. Qualora uscisse nuovamente lo 0 la regola de “en prison” sarebbe ripristinata.

E la partage? Questa prevede la suddivisione della posta fra giocatore e banco: ha facoltà di chiederne l’applicazione il giocatore il quale, all’uscita dello 0, non voglia aspettare lo sblocco delle poste e ne rivendichi la restituzione immediata.

Nella versione della Roulette Europea questo passaggio non è previsto, ma la probabilità di vincita è la medesima, poiché ugualmente basata sul vantaggio del banco (sempre al 2,7%).

Lo schema delle puntate è lievemente diverso e inoltre, all’uscita dello 0, si passa direttamente al dimezzamento delle puntate semplici senza passare dalla suspence de “en prison”.

Quella europea può essere considerata un sunto fra l’originale e la variante americana. A quest’ultima si ispira per la schematizzazione delle puntate sul tavolo, mentre dalla francese prende l’identica fattezza della ruota.

Ma cerchiamo di capire, a questo punto, quali sono le peculiarità della Roulette Americana.

Qui il vantaggio del banco aumenta per via della presenza di una 38a casella, quella del doppio zero, situata in posizione esattamente opposta rispetto allo 0. Le probabilità di vincita del banco salgono al 5,3%, aumentando così il rischio di perdita da parte dello sfidante. La diversa disposizione dei numeri nella ruota e la tagliola dovuta all’uscita del numero 0 che determina la perdita della puntata, sono le sostanziali caratteristiche della versione di gioco d’oltreoceano.

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