Lampedusa

Proseguono sbarchi a Lampedusa, tra i migranti un neonato e un disabile

Un bimbo di 10 mesi soccorso da Astral di Open Arms, viaggiava con genitori, sorellina e fratellino

Pubblicato 2 mesi fa

Ibrahim ha dieci mesi e insieme ai suoi genitori, alla sorella di appena 3 anni e al fratellino di 8 è uno dei naufraghi tratti in salvo dall’equipaggio dal veliero Astral di Open Arms e sbarcati nelle scorse ore a Lampedusa. Diciotto in tutto le persone soccorse, tra cui 4 donne e 4 bambini. “Stavano fuggendo dalla Siria e dalle brutalità di un conflitto che va avanti da più di un decennio“, spiegano dall’ong che la scorsa notte ha trovato la famiglia di Ibrahim, insieme ad altre 13 persone su una barca alla deriva nel Mediterraneo centrale.

Avevano lasciato la Libia 24 ore prima. “Ora Ibrahim, la sua famiglia e le altre persone soccorse sono al sicuro a Lampedusa – dicono da Open Arms -. Speriamo che per tutti loro una nuova vita inizi nella pace”. Sono già 351 le persone soccorse da Astral nell’ultima settimana in 8 operazioni di soccorso. “L’emergenza nel Mediterraneo centrale continua – spiega l’ong -. Per questo la nostra barca a vela salperà tra poche ore, per proseguire nel nostro impegno in difesa della vita e della dignità delle persone in situazioni vulnerabili”. Già ieri l’equipaggio dell’ong aveva tratto in salvo 27 persone provenienti da Pakistan, Siria, Egitto e Palestina e anche loro sbarcate a Lampedusa. Sulla più grande delle Pelagie sono oltre 500 i naufraghi approdati da ieri dopo che i barchini su cui viaggiavano sono stati intercettati dalle motovedette di Capitaneria di porto e Guardia di finanza. Tra loro anche quattro donne incinte e un disabile.

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