“Kerkent”, il clan agli ordini del boss Massimino: chieste 7 condanne
A sei anni dal blitz, dunque, si va verso la conclusione del primo grado di giudizio dello stralcio ordinario
La Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo ha avanzato la richiesta di condanna nei confronti dei sette imputati coinvolti nel processo scaturito dall’inchiesta “Kerkent”, l’operazione che nel 2019 fece luce sulla scalata al vertice della famiglia mafiosa di Agrigento del boss Antonio Massimino e su un vasto giro di droga.
A sei anni dal blitz, dunque, si va verso la conclusione del primo grado di giudizio dello stralcio ordinario mentre con il rito abbreviato sono già diventate definitive 14 condanne. Ecco nello specifico le richieste del pm Claudio Camilleri: 11 anni di reclusione per Angelo Iacono Quarantino, 33 anni; 12 anni di reclusione per Francesco Luparello, 51 anni; 18 anni di reclusione per Gabriele Miccichè, 35 anni; 10 anni di reclusione per Saverio Matranga, 47 anni; 6 anni di reclusione per Pasquale Capraro, 34 anni; 13 anni di reclusione per Angelo Cardella, 53 anni; 6 anni e 8 mesi di reclusione per Calogero Trupia, 39 anni. La maggior parte di loro è accusata di associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti. Per gli inquirenti avrebbero fatto parte del gruppo guidato dal boss Massimino specializzato nello spaccio di droga. Al solo Miccichè vengono contestati i reati (in concorso proprio con il capomafia Massimino e l’imprenditore Ganci) di violenza sessuale e sequestro di persona per una vicenda legata ad un recupero crediti. Il boss e l’imprenditore, che erano stati assolti in primo e secondo grado, saranno processati nuovamente limitatamente a questa contestazione dopo che la Cassazione ha annullato il verdetto.
Il processo col rito ordinario si sta celebrando davanti i giudici della prima sezione penale del tribunale di Agrigento, presieduta da Alfonso Malato. Il collegio ha già fissato un calendario di udienze che porterà dritti alla sentenza prevista non prima dell’estate. Il 14 aprile, invece, la parola passerà agli avvocati della difesa (tra gli altri gli avvocati Salvatore Virgone, Santo Lucia, Salvatore Tirronnocchi, Ninni Giardina) per le arringhe. Il blitz Kerkent scatta all’alba del 4 marzo 2019 quando gli agenti della Direzione Investigativa Antimafia di Agrigento arrestarono 32 persone al termine di un’attività di indagine cominciata all’indomani della scarcerazione del boss Antonio Massimino, figura principale dell’inchiesta, che avrebbe riorganizzato la famiglia mafiosa di Agrigento e creato contemporaneamente una “holding” dello spaccio facente a lui capo.