Investimenti online: cresce l’interesse dei piccoli risparmiatori per le piattaforme di trading
Prima di iniziare ad investire è importante scegliere soltanto un broker certificato che permetta di beneficiare del più elevato livello di sicurezza.
Negli ultimi anni sono sempre di più i piccoli risparmiatori che si avvicinano alle piattaforme di trading con lo scopo di iniziare ad investire. Si tratta di una novità importantissima in quanto ha letteralmente rivoluzionato le modalità di investimento seguite da molte persone, che in passato si rivolgevano ad intermediari bancari e postali. Inoltre queste piattaforme hanno avuto anche il grande merito di rendere gli investimenti accessibili anche con cifre contenute e di conseguenza sono diventate particolarmente utili per i piccoli risparmiatori.
In passato infatti per investire era indispensabile fare i conti con le commissioni applicate dagli istituti finanziari alle compravendite e di conseguenza era necessario investire una cifra tale da poter coprire questi costi, nel caso un’operazione fosse andata nella direzione auspicata. Oggi le cose sono invece decisamente cambiate, fino a veder rivoluzionato a tutti gli effetti il settore degli investimenti. In tal senso, un ruolo importante è ricoperto dalle piattaforme di trading online, che mettono a disposizione tutti gli strumenti utili ai traders per investire in autonomia nei mercati finanziari.
Come valutare i costi per i piccoli investimenti
Innanzitutto, prima di iniziare ad investire è importante scegliere soltanto un broker certificato che permetta di beneficiare del più elevato livello di sicurezza. Una volta individuate queste piattaforme di riferimento, a cui limitare la scelta, è poi indispensabile prendere in considerazione le funzionalità offerte da ogni piattaforma e i costi derivanti dall’utilizzo. Il deposito minimo richiesto per iniziare ad investire può variare da un minimo di 10 ad un massimo di 250 euro.
Questa cifra rappresenta il capitale minimo con cui è possibile iniziare ad investire ma generalmente nessun broker richiede il pagamento di una commissione sui depositi. Allo stesso modo, le condizioni odierne del mercato non prevedono l’applicazione di costi fissi o commissioni sulle compravendite e i broker prevedono soltanto l’utilizzo di uno spread. Quest’ultimo nello specifico è un differenziale tra il costo di acquisto di un titolo e il costo di vendita e permette alle piattaforme di realizzare degli utili, incidendo in maniera minima sulle spese degli investitori.
Un’altra spesa possibile da prendere in considerazione è quella che riguarda l’applicazione di una commissione sui prelievi, ovvero sui fondi ottenuti con la chiusura delle posizioni di investimento. Questa commissione in alcuni casi è presente e si aggira attorno a 5 euro per ogni prelievo, mentre in altri casi non è prevista. Infine è importante sapere che il regime fiscale italiano impone una tassazione sugli investimenti con rendimento positivo e questo è sempre vero, a prescindere dal mezzo utilizzato per investire.
Come scegliere la piattaforma
Ovviamente i costi non sono l’unico parametro da tenere in considerazione per chi desidera iniziare ad investire. Vi sono molte funzionalità che possono risultare utili ad un investitore e cambiano da un broker ad un altro. Per questo motivo non esiste una piattaforma migliore in assoluto per i piccoli risparmiatori ma vi sono diversi aspetti specifici da valutare con attenzione. Alcuni di questi sono, ad esempio:
- Ampiezza del catalogo.
- Corsi per principianti.
- Modalità demo.
- Strumenti di gestione degli investimenti.
- Social trading.
- Analisi tecnica.
- Lettura dei trend.
- Copy trading.
Un catalogo di un broker dovrebbe essere sempre valutato in funzione della tipologia di asset su cui una persona intende investire, in modo da avere la certezza che presenti un servizio adeguato alle proprie aspettative. Per i principianti è molto importante anche valutare la possibilità di avere accesso a dei corsi di formazione gratuiti, in modo da accrescere le proprie competenze in materia, o almeno la facoltà di utilizzare una modalità demo (alternativa che permette di simulare gli investimenti e di valutare gli effetti prodotti nel corso del tempo). Una buona idea potrebbe inoltre essere quella di combinare tra loro queste due forme di apprendimento.
Molto utile è anche la lettura dei trend, o in alternativa l’utilizzo del social trading, perché permette agli utenti di scambiarsi tra loro delle utili impressioni o dei consigli su possibili asset interessanti del momento. Il copytrading è poi un’altra funzionalità molto apprezzata perché permette di replicare le operazioni fatte da persone che si sono contraddistinte per i risultati ottenuti, in modo rapido e conoscendo in anticipo il grado di rischio dell’investimento. Infine è poi molto utile anche l’uso dell’analisi tecnica che consente di individuare dei possibili punti di ingresso e di uscita dagli investimenti.