Sicilia

In Sicilia il tavolo permanente per la sicurezza sul lavoro

L'obiettivo è promuovere un'azione sinergica e coordinata tra tutti gli attori coinvolti, inclusi l'Ispettorato del lavoro

Pubblicato 5 mesi fa

 Istituito, per la prima volta in Sicilia, il tavolo permanente di concertazione per la salute e sicurezza negli ambienti di lavoro. Con forza lo avevano chiesto le principali organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil Sicilia per dare una risposta agli incidenti tragici e troppo frequenti nei luoghi di lavoro. Adesso è realtà e il presidente della Regione, Renato Schifani, ha firmato il decreto. L’obiettivo è promuovere un’azione sinergica e coordinata tra tutti gli attori coinvolti, inclusi l’Ispettorato del lavoro oltre ai rappresentanti delle associazioni datoriali, in un momento in cui la Sicilia è interessata da numerosi cantieri per opere da realizzare con i fondi del Pnrr, strutturali e altri programmi di finanziamento. Edilizia, agricoltura, manifatturiero, portistica e logistica sono i settori interessati e più colpiti dagli infortuni sul lavoro.

“In questo modo saranno garantite migliori condizioni di sicurezza attraverso proposte, attività e azioni per la prevenzione e la percezione del rischio – affermano i segretari Alfio Mannino e Francesco Lucchesi (Cgil), Sebastiano Cappuccio e Rosanna Laplaca (Cisl), Luisella Lionti e Ignazio Baudo (Uil) -. Si tratta di un passo importante per creare le condizioni di un ambiente lavorativo più sicuro e salubre. L’impegno congiunto delle istituzioni e delle parti sociali è fondamentale per garantire il rispetto delle normative vigenti e per promuovere una cultura della prevenzione e percezione del rischio in ambito lavorativo”. “Il fenomeno delle morti bianche e degli incidenti sul lavoro – concludono i sindacalisti – è in forte aumento e servono azioni concrete e immediate. Con il tavolo parte, finalmente, il confronto a 360 gradi sulla sicurezza sui posti di lavoro, sulla formazione, sul controllo sulla filiera degli appalti, sull’incrocio delle banche dati e sulle regolarità contrattuali. Attendiamo, ora, la ratifica del protocollo sullo stress termico, auspicabilmente in tempi celeri”. 

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