Giornalisti, a Canicattì si discute di “Segreto istruttorio e diritto di cronaca”
Il corso è stato organizzato dall’associazione Amici del giudice Rosario Livatino.
In occasione della “Settimana della Legalità Giudici Livatino – Saetta” è stato organizzato un corso di formazione per i giornalisti sul tema “Segreto istruttorio e Diritto di cronaca. Due facce della stessa medaglia alla luce degli insegnamenti del magistrato Rosario Livatino”.
Il corso, organizzato dall’Ordine nazionale e quello regionale di Sicilia assieme all’Ucsi è promosso dall’associazione Onlus “Amici del Giudice Rosario Angelo Livatino”, si è svolto nel centro attività e studi per la salvaguardia della legalità a Canicattì.
“Oggi c’è bisogno di un giornalismo che sia attento, che sia in grado di raccogliere dalle fonti tutte le notizie utili. Oggi il giornalista non è nelle condizioni di poter operare e applicare quello che è l’Articolo21 della Costituzione e tutte le norme che riguardano il diritto di cronaca. Naturalmente l’ordine dei giornalisti è attento alle tematiche per permettere a tutti i giornalisti di poter raccontare la cronaca e il territorio”, dichiara Salvatore Di Salvo, segretario nazionale Ucsi e tesoriere dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia a margine dell’incontro.
Dopo i saluti del sindaco Vincenzo Corbo e del presidente dell’associazione Amici del giudice Rosario Angelo Livatino Onlus, Giuseppe Palilla, sono intervenuti Gloria Andreoli, sostituto procuratore della Repubblica di Agrigento, che si è soffermata a parlare di quella che è l’attuale legge Cartabia e don Giuseppe Livatino, già postulatore diocesano della causa Livatino.
“Il giudice Livatino non ha mai parlato di segreto istruttorio, per lui dato fondante della stessa professione di magistrato”, dice Don Giuseppe Livatino. “Senza segreto istruttorio non c’è credibilità nella magistratura. Ecco perché, continua don Giuseppe, parliamo di due medaglie della stessa medaglia, perché nel rispetto di entrambi si riesce a garantire una democrazia e sopratutto con la salvaguardia per i diritti di tutti”.