Camastra

Elezioni a Camastra, le precisazioni del candidato Angelo Cascià e le scuse dell’on. Savarino

Precisazioni in merito al comunicato stampa inviato alle redazioni questa mattina dall’onorevole Giusi Savarino nell’ambito della presentazione delle liste per le imminenti tornate elettorali (anche) in provincia di Agrigento. In particolare si tratta della vicenda del comune di Camastra che era stato sciolto per ingerenze mafiose (poi sconfessate dalle motivazioni della sentenza di primo grado […]

Pubblicato 4 anni fa

Precisazioni in merito al comunicato stampa inviato alle redazioni questa mattina dall’onorevole Giusi Savarino nell’ambito della presentazione delle liste per le imminenti tornate elettorali (anche) in provincia di Agrigento. In particolare si tratta della vicenda del comune di Camastra che era stato sciolto per ingerenze mafiose (poi sconfessate dalle motivazioni della sentenza di primo grado in seguito all’inchiesta denominata “Vultur” (oggi giunta in Appello). 

L’onorevole del gruppo Diventerà Bellissima aveva dichiarato: “Sosteniamo una squadra di giovani a Camastra, con Dario Gaglio, per dare una speranza dopo trenta mesi di commissariamento, peccato questi giovani coraggiosamente si scontrino con gli stessi personaggi, a partire dal candidato a sindaco e il suo vice, che hanno portato quel Comune ad essere sciolto per mafia.

Ed è proprio questo il passaggio a cui ha risposto formalmente Angelo Cascia, allora sindaco del comune di Camastra e oggi candidato a primo cittadino: In ordine all’articolo pubblicato in data odierna con la seguente intitolazione “Amministrative, diventerà bellissima punta sui giovani” I sottoscritti Angelo Cascià ed Urso Vincenzo contestiamo integralmente le affermazioni poste in essere dall’On. Giusi Savarino, non rispondenti a verità; atteso che il ricorso di incandidabilità del Ministero dell’Interno è stato rigettato per ben due volte in primo grado innanzi al Tribunale di Agrigento ed in secondo grado innanzi alla Corte d’appello di Palermo, pertanto trasmetteremo le dichiarazioni ai nostri legali per la verifica della sussistenza del reato di diffamazione aggravata a tutela della nostra dignità ed onorabilità, mai venuta meno e posta sempre al servizio della nostra Camastra.”

La sentenza di primo grado del Tribunale di Agrigento (presidente del collegio Luisa Turco) ha escluso assolutamente qualsiasi tipo di ingerenze della criminalità organizzata sul comune di Camastra guidato da Angelo Cascià. Quest’ultimo ha intrapreso da allora una vera e propria battaglia legale anche in seguito alla richiesta del ministero dell’Interno della sanzione della incandidabilità nei confronti del Sindaco e del vicesindaco. Il Tribunale di Agrigento ha anche accertato la totale infondatezza degli addebiti mossi dal Ministero, dichiarando la piena regolarità dell’azione amministrativa svoltasi nel Comune di Camastra e dando il via libera alla futura nuova candidatura di Cascià ed Urso, dichiarando infondate tutte le contestazioni mosse dal Ministero. Decisione questa confermata anche in appello lo scorso luglio dando di fatto il via libera alla candidabilità di Angelo Cascià condannando al pagamento della spesa legale il Ministero dell’Interno. Poco tempo primo – nell’aprile 2020 -il Tar aveva disposto il commissariamento della Prefettura in seguito all’istanza di accesso agli atti che hanno portato allo scioglimento del comune da lui guidato per esercitare il proprio diritto alla difesa. 

Sulla vicenda è intervenuta in serata l’on. Giusi Savarino che con una nota spiega:

“Le mie dichiarazioni partono dalla situazione fattuale di un Comune che è stato sciolto per mafia, quando a guidarlo allora erano gli stessi oggi ricandidatisi, dopo trenta mesi di commissariamento, ed ho espresso l’auspicio di un cambiamento nell’azione amministrativa.
Apprendo adesso della sentenza di primo grado del Tribunale di Agrigento che ha accertato la totale infondatezza degli addebiti mossi dal Ministero, dichiarando la piena regolarità dell’azione amministrativa svoltasi nel Comune di Camastra e dando il via libera alla nuova candidatura di Cascià ed Urso, dichiarando infondate tutte le contestazioni mosse dal Ministero. Decisione questa confermata anche in appello lo scorso luglio dando di fatto il via libera alla candidabilità di Angelo Cascià.
Mi dispiace di essere stata infelice e aver ingenerato un errore di valutazione collegando l’evento alle persone, e me ne scuso coi diretti interessati, il confronto certamente si farà ma sarà solo sul piano politico sul territorio, sarebbe ingeneroso da parte mia attribuire delle colpe o responsabilità che le citate sentenze hanno escluso.”

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