Crisi idrica, sit-in a Palermo del Codacons e i movimenti per l’acqua
Il sit-in è in programma mercoledì 6 Novembre 2024, dalle ore 9,00 fino al pomeriggio, davanti a Palazzo d'Orléans
I movimenti per l’acqua delle province più duramente colpite dalla crisi idrica in Sicilia: Agrigento, Caltanissetta ed Enna, hanno organizzato un sit-in in programma mercoledì 6 Novembre 2024, dalle ore 9,00 fino al pomeriggio, davanti a Palazzo d’Orléans, sede della Presidenza della Regione Siciliana, con l’obiettivo di richiedere un incontro urgente con il Presidente della Regione, Renato Schifani, l’Assessore ai Servizi Primari, Roberto Di Mauro, e il Responsabile della Protezione Civile Regionale, l’Ing. Salvo Cocina.
“Non siamo qui per attribuire colpe, ma per trovare soluzioni concrete che garantiscano l’acqua a tutti i cittadini. L’emergenza idrica è un problema che richiede un’azione immediata e la collaborazione delle istituzioni, per evitare che la situazione degeneri ulteriormente, ” dichiara Giuseppe Di Rosa, Responsabile Regionale del Dipartimento Trasparenza Enti Locali del Codacons.
Dai comitati cittadini emergono testimonianze che raccontano difficoltà quotidiane insopportabili; Agrigento chiede “Distribuzione equa dell’acqua per tutti i comuni, fonti comunali e pozzi privati attivati in modo stabile per contrastare la siccità. Installazione dei dissalatori mobili immediata in attesa del nuovo dissalatore. Solo con una gestione idrica equa e sostenibile possiamo affrontare l’emergenza e restituire dignità ai cittadini.” Caltanissetta: “Acqua per tutti, non solo per chi è collegato a servizi essenziali come carcere e ospedale. Ci sono cittadini che ricevono acqua ogni 1-2 giorni, altri che devono aspettare fino a una settimana. Chiediamo un equo accesso all’acqua, senza disparità, e turni di distribuzione diurni per evitare di dover svegliare i bambini di notte. Le famiglie non dovrebbero dipendere dalle autobotti private, che molti non possono permettersi. Inoltre, chiediamo la riduzione delle bollette per chi riceve acqua sporca e l’acquisto di un numero sufficiente di pompe di sollevamento, che oggi risultano insufficienti.” Enna: “È necessario riattivare le fonti di approvvigionamento preesistenti all’erogazione Ancipa per la città di Enna, completare urgentemente il progetto di captazione delle acque in eccedenza da Leonforte e interrompere la turnazione notturna, prolungando l’erogazione almeno fino alle ore 19:00. Questo permetterebbe un uso adeguato dell’acqua per uso domestico e una gestione più razionale delle riserve. Inoltre, chiediamo una distribuzione uniforme nei quartieri, poiché molti cittadini non riescono a sfruttare l’acqua corrente nei turni assegnati.”