Contratto forze ordine, sit- in davanti le prefetture della Sicilia
Mercoledì prossimo luglio, su iniziativa di Fp Cgil e Silp Cgil regionali
Mercoledì prossimo luglio, su iniziativa di Fp Cgil e Silp Cgil regionali si terranno, a partire dalle 10, presidi di lavoratori della Polizia davanti a tutte le prefetture della Sicilia per sollecitare il rinnovo del contratto nazionale di lavoro per le forze polizia e forze armate.
“Nonostante le continue proteste degli ultimi mesi e le critiche sollevate anche dai sindacati dei militari- scrivono in una nota Gaetano Agliozzo, segretario generale della Fp Cgil Sicilia ( che rappresenta la polizia penitenziaria) e il segretario generale della Silp Cgil regionale Marco Algeri- il Governo continua a mostrare un totale immobilismo nel rinnovo del contratto per le forze di polizia e per le forze armate.Gli incontri finora svolti non hanno portato a niente. E’ evidente che l’attuale Esecutivo – sottolineano- non ha la volontà di rispondere concretamente alle legittime richieste dei lavoratori del settore della sicurezza e della difesa”. Silp e Fp chiedono col rinnovo contrattuale salario equo, diritti tutelati, previdenza protetta, tutela della salute e della sicurezza sul lavoro “per la dignità di ogni operatore”.
Nel dettaglio queste le richieste: la garanzia di stanziamenti adeguati per un contratto che permetta il recupero del potere d’acquisto per le donne e gli uomini in divisa; un piano straordinario di assunzioni per aumentare gli organici del personale operante nei molteplici servizi di sicurezza svolti dalle forze di polizia e militari; il miglioramento delle condizioni di lavoro e di vita per contrastare il preoccupante fenomeno dei suicidi tra i lavoratori;la garanzia di una pensione dignitosa e l’attivazione della previdenza complementare. “Il Governo, si vanta e si dichiara vicino alle forze dell’ordine e alle forze armate- affermano Agliozzo e Algeri- ma dimostra di essere sordo alle legittime richieste avanzate dai lavoratori. Chiediamo una svolta con risposte adeguate alle legittime rivendicazioni avanzate, che i presidi di mercoledì intendono evidenziare anche di fronte all’opinione pubblica”.