Calcio

Akragas, si dimettono tutti: stagione e futuro a rischio 

Si paventa il ritiro della squadra dal campionato

Pubblicato 5 giorni fa

Lo staff dell’Akragas si dimette. In blocco! L’annuncio arriva direttamente dalla voce del direttore generale, Graziano Strano, al termine della partita persa contro il Sant’Agata, la quinta consecutiva, la sedicesima della stagione su 24 giornate con sole tre vittorie e cinque pareggi.

L’Akragas è ultima in classifica dall’inizio della stagione, ha cambiato tre allenatori e decine e decine di calciatori. Quattordici gol segnati e ben 38 subiti. Numeri impietosi che hanno fatto di questa squadra, a memoria dei più accaniti frequentatori del “tempio”, la peggiore degli ultimi quindici anni.

Nei giorni scorsi, il patron Giuseppe Deni aveva annunciato il suo disimpegno, travolto dalle contestazioni dei tifosi. Oggi, dopo l’ennesima sconfitta casalinga, arrivata con un calcio di rigore (sacrosanto) assegnato dal direttore di gara al 46’ della ripresa, l’annuncio di Strano sancisce – con molta probabilità – la fine dell’avventura dell’Akragas, iniziata sette anni fa dopo la scomparsa di quella società che raggiunse il professionismo dopo trenta anni.

Una storia che si ripete e alla quale i tifosi sono forse abituati.

“Non abbiamo più intenzione di continuare, il nostro desiderio è quello di ritirare la squadra – ha detto Graziano Strano -. Non ci sentiamo più partecipi di questo progetto. Le istituzioni e la proprietà parleranno con chi di dovere per il futuro dell’Akragas. Noi da questo momento ci disimpegniamo perché non è giusto, non è umano. Da mesi – ha proseguito –  abbiamo subito delle situazioni che vanno al di là degli aspetti economici”.

“Abbiamo costruito questa società, per oggi è come se fosse morto un figlio – ha commentato Ciccio Nobile -. E’ giusto che stacchiamo la spina, non vogliamo rischiare cose serie, non siamo più propensi a continuare. Chiedo scusa ai tifosi, non è una resa quella nostra, noi ci siamo sempre stati ma dopo oggi, grazie al direttore di gara, non ce la sentiamo più di proseguire”.

Eppure oggi, al di là dell’arbitraggio, l’Akragas ha creato almeno tre occasioni limpide da gol che i calciatori hanno sprecato incredibilmente e che avrebbero potuto davvero cambiare il corso della partita. Ma così non è stato.

E non è neanche questo il punto. Certamente sono stati fatti tanti errori e tutto ciò non può essere colpa di qualche decisione arbitrale. La realtà è che dopo sette anni, quella che doveva essere la stagione dell’”asticella alzata”, è destinata a concludersi con l’ennesimo fallimento.

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