A Santa Margherita di Belìce, torna “Oltre i silenzi… tracce di luce contro le mafie”
L'iniziativa venerdì 18 ottobre a partire dalle ore 9.30 fino alle 21.30 al Teatro Sant’Alessandro dentro il Palazzo Filangeri di Cutò.
Torna per il secondo anno l’iniziativa sulla legalità “Oltre i silenzi… tracce di luce contro le mafie”, a Santa Margherita di Belìce, venerdì 18 ottobre a partire dalle ore 9.30 fino alle 21.30 al Teatro Sant’Alessandro dentro il Palazzo Filangeri di Cutò.
Una giornata che vedrà coinvolte le scuole di ogni ordine e grado del territorio – parteciperanno infatti studenti di Sciacca, Sambuca, Menfi, Montevago e Santa Margherita – biblioteche e associazioni con lo scopo comune di coltivare una memoria collettiva e “scomoda”, che diventi cammino condiviso dei valori di cittadinanza attiva e riappropriazione dei fondamenti della Costituzione nella consapevolezza che senza memoria non si può interpretare il presente e progettare il futuro.
L’iniziativa è organizzata dal Comune di Santa Margherita di Belìce e dalla Biblioteca comunale “Elsa Morante” e coinvolge il nascente Centro Studi “Accursio Miraglia”, dedicato al sindacalista e presidente della Camera del lavoro di Sciacca ucciso da Cosa Nostra nel 1947.
“Sommersi dai silenzi dello Stato, oggi, nel vivo delle metamorfosi del fenomeno mafioso dopo la stagione stragista che le giovani generazioni non hanno vissuto in prima persona, vogliamo dare spazio a quanti, testimoni, giornalisti di inchiesta, intellettuali, semplici cittadini, familiari di vittime innocenti di mafia, non si accontentano dell’oblìo, e come tracce di luce, continuano a cercare, fuori dall’antimafia di maniera, verità e giustizia”, dichiara il sindaco di Santa Margherita di Belìce, Gaspare Viola.
La giornata sarà divisa in due parti: dalle ore 9.30 alle 13.00 e dalle 16.30 alle 21.30. Il Teatro Sant’Alessandro diventerà così un luogo privilegiato di riflessione aperto al pubblico, quindi di approfondimento sulla storia della Repubblica, del rapporto strutturale Stato-mafie e dei misteri irrisolti di cui è costellata la nostra storia contemporanea.
Un palcoscenico che darà voce a numerosi ospiti che prenderanno parte all’iniziativa. Tra questi: l’avvocato Roberto Saetta, figlio del giudice Antonino e fratello di Stefano, trucidati dalla mafia la notte del 25 settembre del 1988 sulla Statale 640 tra Agrigento e Caltanissetta; Nico Miraglia, figlio del sindacalista e presidente della Camera del lavoro di Sciacca, Accursio, ucciso da Cosa Nostra nel 1947; Antonella Di Bartolo, preside dell’I.C.S. “Sperone-Pertini” di Palermo nei quartieri Brancaccio e Sperone in cui si è consumato l’omicidio di Padre Pino Puglisi; Paolo Benvenuti, regista di “Segreti di Stato” (2003) presentato alla Mostra del Cinema di Venezia; un film che racconta la prima strage di Stato a Portella della Ginestra avvenuta il 1° maggio 1947.