Abusi sessuali in spiaggia a Sciacca: non si trova una testimone
Era una testimone chiave del processo vede Vasile Bacau, 39 anni, originario della Romania, accusato di tentata violenza sessuale e lesioni personali nei confronti di due giovani di 18 e 19 anni in una spiaggia di Sciacca. Ieri, nell’ultima udienza tenutasi, non si è presentata e non è stato possibile rintracciarla. Si tratta di una […]
Era una testimone chiave del processo vede Vasile Bacau, 39 anni, originario della Romania, accusato di tentata violenza sessuale e lesioni personali nei confronti di due giovani di 18 e 19 anni in una spiaggia di Sciacca.
Ieri, nell’ultima udienza tenutasi, non si è presentata e non è stato possibile rintracciarla. Si tratta di una ragazza testimone oculare di quanto sarebbe avvenuto in quanto sarebbe stata presenta in quei momenti nell’arenile saccese.
Lei è una delle due ragazze vittime della presunto tentativo che, ieri, davanti ai giudici ha confermato quanto dichiarato nell’immediatezza dei fatti. Un altra testimone, anche lei una ragazza, non si è presentata ieri presso il palazzo di giustizia della cittadina termale e, dunque, il giudice ha rinviato il tutto al prossimo 17 luglio.
La vicenda è di quelle delicate. Nell’udienza di convalida, il romeno aveva dichiarato di essere stato in in spiaggia ma di aver “filmato” solamente le due ragazze, respingendo ogni accusa di violenza sessuale. Bacau avrebbe anche ammesso di aver colpito con un calcio una delle due giovani.
Sono state proprio le ragazze, una volta esser riuscite a sfuggire al tentativo di adescamento, a chiamare le forze dell’ordine e raccontare per filo e per segno quanto accaduto. Sono così scattate le manette, al termine di un’attenta e approfondita attività di indagine cominciata il fine settimana scorso, ai polsi del 39enne romeno che attualmente si trova in carcere.
Il fattaccio, così come raccontato dalle due giovani vittime, avviene in una spiaggia del litorale di Sciacca, in un fine settimana, intorno alle tre del mattino: le ragazze sarebbero state avvicinate da un uomo dall’accento straniero il quale, con una torcia in mano, esclamava più volte “polizia, polizia”, fingendosi appartenente alle forze dell’ordine.
L’uomo subito dopo, approfittando della scarsa illuminazione e dell’assenza di eventuali testimoni, si è abbassato i pantaloni e prendendo per la testa una delle due ragazze, ha cercato di baciarla. Nonostante le richieste di aiuto da parte delle due, vista l’ora, in quel momento, nessuno si è accorto di quanto stava accadendo. Mentre l’uomo continuava a trattenere una ragazza, l’altra cercava in tutti i modi di liberare la propria amica.
L’aggressore, disturbato dalla reazione delle due ragazze, non riuscendo a tenerle più a bada, alla fine ha deciso di allontanarsi, sferrando però un calcio al mento ad una delle due giovani.
Le due ragazze, subito dopo, contattavano telefonicamente il “112”, descrivendo quanto accaduto alla Centrale operativa dei Carabinieri. Dopo qualche minuto sono giunte sul luogo due pattuglie dell’Arma, che hanno ascoltato le giovani vittime, tracciando subito un primo identikit dell’aggressore.
Le ricerche dei Carabinieri della Compagnia di Sciacca sono scattate immediatamente e si sono protratte per tutta la notte, fino a mattina inoltrata. Grazie alle indicazioni fornite dalle vittime ed all’attività info-investigativa sviluppata, i Carabinieri hanno concentrato i loro sospetti su un Vasile Bacau noto per dimorare in una casa diroccata non molto lontano dal luogo ove era avvenuta l’aggressione.
I militari, dopo aver circondato l’abitazione, hanno subito fatto irruzione all’interno, sorprendendo l’uomo, il quale veniva successivamente condotto in caserma in quanto era molto somigliante all’identikit realizzato dagli investigatori.