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Tre volte all’inferno di Cristian  Borghetti

di Letizia Bilella

Pubblicato 2 anni fa

Tre agghiaccianti discese nel regno degli inferi. Tre racconti che rappresentano un originale tentativo di incursione nell’horror. Un autore colto, un buon conoscitore del mondo degli incubi, il tutto avvolto da un’atmosfera nerissima.

Il primo – e anche  il più lungo-   racconto, “Il bacio di Medusa”, è ambientato nell’800, in un’Italia indefinita: all’interno di una dimora nobiliare si ricerca un terribile assassino, distruttore di fanciulle innocenti. La caccia ha un andamento circolare: alla fine ritorna dove tutto ha inizio, all’interno di una importante famiglia in cui si nascondono terribili segreti.

Un linguaggio raffinato che si adatta alle caratteristiche degli aristocratici personaggi creando un inquietante contrasto con azioni efferate che avvengono nella tenuta di Bosco oscuro. L’autore da inizio a una scia di sangue e perversioni di ogni sorta, passando dalla corruzione estrema alla purezza dell’ideale.

Il secondo racconto, “Il canto di Lucifero”, si presenta con una trama lineare; ambientato nell’800 francese, e vede un autore teatrale che rimane coinvolto durante la rappresentazione di una sua opera in un’inspiegabile strage e diventa vittima delle violenze della Santa Inquisizione. Senza comprenderne il reale motivo, ma intuendolo grazie alla presenza di una demoniaca figura femminile, il protagonista vive una sconvolgente esperienza che lo condurrà letteralmente all’inferno.

L’ultimo racconto, “Il labirinto di basilisco”, è il più complesso, tra piano reale e visione onirica. La storia oscilla tra il viaggio di ricerca e il sogno e gli omicidi su cui si investiga sono soltanto lo sfondo in cui si aggira un uomo misterioso ossessionato da figure mostruose, fra cui un orribile basilisco, e che non teme morte e oscurità.

Nelle  ultime pagine, l’autore spiega la successione degli eventi descritti illustrandone le motivazioni.

Una storia ricca di riferimenti filosofici.

Pagine avvincenti scritta da un uomo i cui compagni di viaggio sono Lovecraft e Poe.

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