Ma il ”draghicidio” è una alta o bassa forma di democrazia?
Conversazione nella “Sicilia agrigentina” tra Diego Romeo e Paolo Cilona
Non ti sembra sconcertante che nessuno si ritenga responsabile del “draghicidio”? Adesso mi sembrerebbe più corretto e onesto riconoscere a Draghi il “diritto all’oblio”.
“Era prevedibile. Da tempo parte di quelle forze che sostenevano il governo aspettavano il momento propizio per buttarlo giù in un momento difficile per il Paese. E così nel giuoco per interessi di parte hanno aperto la crisi di governo. La Lega e Forza Italia hanno strumentalizzato la posizione dei 5 Stelle per fare cadere Draghi. Dopo il colpo mortale si sente nell’aria del Paese che gli italiani non hanno condiviso l’operazione. Anzi all’interno dei partiti che hanno fomentato la crisi di governo si è aperta una forte spaccatura con ministri come Brunetta e la Gelmini che hanno abbandonato Forza Italia. I risultati elettorali di settembre di sicuro faranno chiarezza”.
Derattizzare Agrigento, decespugliare … Potrebbe diventare una metafora del “politicamente corretto” in tempi elettorali.
“È il minimo che si possa fare per la città. Non si comprende come uno dei servizi più richiesti dalla comunità non abbia mai avuto riscontro nel capitolato d’appalto. Non basta solo la raccolta per assicurare la pulizia nelle strade, occorre invece eliminare le erbacce e decespugliare tutti gli angoli della città. La classe politica al riguardo fa come la famosa scimmietta che non sente non parla e non vede il grave problema. E poi è un cattivo biglietto da visita per i forestieri che ricorderanno Agrigento oltre per i Templi anche e soprattutto per la scarsa attenzione ai problemi igienici”.
Ad Agrigento una delle polemiche più pretestuose sta riguardando la satira e l’umorismo. Ma l’umorismo sferzante di Pirandello non ci ha insegnato nulla?
“La satira se è ben fatta rafforza l’animo e lo spirito degli agrigentini. In questo campo ci insegna il nostro Pirandello con la sua satira pregnante di ironia e di contraddizioni tutte rivolte a creare quella magnifica esposizione teatrale. Purtroppo non sempre viene apprezzata in quanto la si ritiene solo lotta politica. Da qui nasce il rimpianto per il nostro Pirandello che nell’umorismo evidenziava il senso della vita”.
Si è dato l’avvio alla prescrizione degli “ integratori”. Conviene a Big–Pharma?
“Le prescrizioni in favore degli integratori è l’ultima trovata per impinguare ed accrescere le risorse delle case farmaceutiche. Si tratta di un mercato assolutamente fuori controllo, anche se un terzo delle prescrizioni mediche e in termini di prezzo impegnano circa la metà della spesa farmaceutica dei pazienti. Tra l’altro per questa spesa non è prevista alcuna esenzione, neppure per i meno abbienti, a causa della loro non riconosciuta efficacia terapeutica. La verità è che siamo in una vera e propria speculazione e questo è grave se si considera che è in ballo un bene primario rappresentato dalla salute dei cittadini”.
Le primarie nella cosiddetta Sinistra siciliana. Quanto sono state rivelatrici della sua consistenza?
“Le primarie all’interno della sinistra hanno confermato le previsioni della vigilia con l’affermazione della Chinnici. Era un dato scontato alla luce di un crollo dei 5 Stelle e della modesta presenza di una sinistra capeggiata da Fava. Ora chiuse le primarie bisogna attendere il candidato della Destra per potere fare liberamente delle previsioni elettorali. Alla fine il PD offre alla Sicilia una valida candidata con un passato politico di tutto rispetto e con una storia familiare importante. Staremo a vedere le prossime manovre per poter dire apertamente che la sinistra in Sicilia è in cammino per il bene della Sicilia, anche se storicamente la destra è assai forte”.