Il pranzo di Mosè di Simonetta Agnello Hornby
di Letizia Bilella
A pochi chilometri da Agrigento, non molto lontano dallo splendore della Valle dei Templi, esiste un posto magico immerso nella campagna fertile e generosa siciliana: la fattoria Mosè.
Costruita ai primi anni dell’ottocento, inglobando una massiccia torre medioevale, Mosè è passata per via femminile alla scrittrice Simonetta Agnello Hornby e a sua sorella Chiara, eredi di cinque generazioni, che lì hanno trascorso tutta la loro infanzia. Il loro padre ha restaurato e modernizzato la casa vittima dei bombardamenti dell’ultima guerra, e vi ha creato dei giardini mediterranei ricchi di gelsomini, citronella e un immenso glicine che raggiunge il terzo piano. La scrittrice, siciliana di nascita e inglese di adozione, apre le porte ai lettori della sua regale casa estiva e ci mostra l’arte dell’ospitalità che ha appreso dalla madre e da zia Teresa. Così, da oltre vent’anni Simonetta e Chiara, la vera cuoca di famiglia, accolgono persone nella loro masseria offrendo ospitalità, la possibilità di godere dei giardini ombrosi e terrazzati e infine di assaggiare i sapori semplici ma gustosi della genuina cucina casalinga siciliana.
A metà tra memoria e raccolta di ricette tradizionali, Simonetta Agnello Hornby apre le porte della casa di Mosè, la tenuta dove da cinque generazioni la famiglia materna trascorre le vacanze estive. Insieme a Chiara, amata sorella, ci accompagna alla scoperta di questo luogo incantato. Nella campagna di Agrigento, a pochi chilometri dalla Valle dei Templi, sorge su una collina la masseria ottocentesca che ogni estate accoglie in processione incessante parenti, amici e conoscenti della famiglia. Chiunque risalga la stradella che conduce alla casa padronale viene ospitato, nutrito, accudito. Come Mamma Elena e zia Teresa facevano un tempo, Simonetta e Chiara mettono ogni nuovo venuto a proprio agio; hanno imparato, aiutando la madre e la zia, l’arte dell’accoglienza e del convivio. A Mosè si cucinano ancora oggi i prodotti dell’orto e quanto offerto dalla fattoria, utilizzando l’olio dell’antico uliveto che copre i fianchi della collina.
Il tavolo della sala da pranzo continua ad allungarsi e restringersi per accogliere gli ospiti. A tavola si discute di cibo e si trascorrono ore serene, allietate dalla compagnia e dal piacere di una conversazione vivace. Mosè è rimasto il luogo caldo e magico dove si muovevano sicure Mamma Elena e zia Teresa.
Simonetta lo dimostra raccontando sei occasioni di convivio nella Mosè di oggi, mostrandoci i prodotti di stagione e guidandoci nella scelta dei menù. Svela le ricette tramandate da generazioni, e quelle segrete delle monache, e trasforma i resti in pietanze squisite. La cucina per le due donne è un “affare di famiglia” e per questo hanno deciso di raccontarla in un libro. «I siciliani mangiano con il senso della storia», niente piatti complicati o sofisticazioni di ogni tipo, solo ricette autentiche della migliore tradizione siciliana.
Ma ciò che le sta più a cuore è la cura degli ospiti; per la scrittrice ciò che conta è far sentire l’ospite come parte della famiglia e della vita familiare. Un libro dal sapore genuino, un amarcord nei ricordi personali di ognuno di noi. Il tutto corredato da gustosissime ricette. Buon appetito.