RISERVATO ABBONATI

Faida sull’asse Favara – Liegi: ergastolo per Antonio e Calogero Bellavia

Scampa il carcere a vita Calogero Gastoni

Pubblicato 3 anni fa

La sanguinosa faida sull’asse Favara – Liegi, quattro omicidi e tre tentati omicidi, cominciata in Belgio nel settembre del 2016 fa registrare il primo sigillo giudiziario con la sentenza di primo grado (rito abbreviato) emessa dal Giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Palermo, Nicola Aiello.

Ergastolo per i favaresi  Antonio e Calogero Bellavia, 51 e 33 anni accusati dell’omicidio di Mario Jakelich e del tentato omicidio di Maurizio Distefano avvenuti nella stessa circostanza nel settembre 2016 a Liegi nonché del tentato omicidio di Carmelo Nicotra e Maurizio Distefano.

Per l’omicidio dell’empedoclino Carmelo Ciffa, lavoratore socialmente utile in servizio a Favara dove è stato assassinato il 26 ottobre 2016, è arrivata l’assoluzione per entrambi.

Identico verdetto – motivato per non aver commesso il fatto – per l’agrigentino per Calogero Gastoni, 41 anni, unico imputato a piede libero e mai raggiunto da misura cautelare. Era accusato di aver assassinato a Favara l’8 marzo del 2018, Emanuele Ferraro, trucidato sotto casa ed a sua volta accusato ma non processato per morte sopraggiunta, dell’omicidio Jakelich e del tentato omicidio di Distefano.

Il Gup ha, inoltre, condannato a 14 anni di carcere, Calogero Ferraro, appartenente al clan Bellavia, accusato del tentato omicidio di Maurizio Distefano e Carmelo Nicotra. Quest’ultimo, invece, è stato condannato a 5 anni e 4 mesi perchèaccusato di favoreggiamento aggravato non avendo collaborato con la giustizia e nascondendo l’identità dei suoi attentatori (assolto invece dall’accusa di associazione per delinquere). Proprio Nicotra era stato vittima di  agguato nel maggio 2017 in via Torino a Favara.

Per Gerlando Russotto la pena inflitta è stata pari a sei anni di reclusione, mentre due anni e quattro mesi sono stati inflitti all’imprenditore Salvatore Vitello, titolare di un camping e b&b a San Leone, accusato di ricettazione e incendio. Secondo l’accusa Vitello, avrebbe aiutato Carmelo Nicotra ad occultare e incendiare la Renault Modus utilizzata per accompagnare in ospedale Nicotra, vittima dell’agguato del maggio 2017.

L’operazione “Mosaico” condotta dalla Squadra mobile di Agrigento guidata dal vicequestore Giovanni Minardi, dallo Sco e dalla “Mobile” di Palermo con il coordinamento della Direzione distrettuale antimafia di Palermo (pubblici ministeri Alessia Sinatra, Geri Ferrara e Claudio Camilleri) ha consentito di ricostruire tutti i passaggi della faida cominciata con l’omicidio di Carmelo Bellavia detto “Melo Carnazza” avvenuto nel gennaio del 2015.

Il collegio difensivo era composto dagli avvocati Giuseppe Barba, Salvatore Cusumano (che ha ottenuto l’assoluzione di Gastoni), Salvatore Virgone, Samantha Borsellino, Angelo Farruggia e Annalisa Russello.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *