RISERVATO ABBONATI

Dopo la Sagra dei “50mila” riusciranno i nostri eroi a gestire il Pronto soccorso e l’eredità di Fratel Biagio?

Diego Romeo e Paolo Cilona conversano nella “Sicilia agrigentina”

Pubblicato 2 anni fa

Assemblea degli eletti o dei nominati? Fin dall’inizio per la neo segretaria Pd Elly Schlein si stanno riproponendo i vecchi dilemmi.

“Penso alle parole pronunciate nella prima assemblea per fare capire che cambieranno tante cose all’interno del  Pd. Quel richiamo ai capibastone o ai capicorrente costituisce il nuovo percorso del partito con lo scopo di ridare senso all’appartenenza di partito di lotta con lo sguardo rivolto ai veri problemi degli italiani. Bisogna ridare al militante e agli iscritti la libertà di scegliere liberamente i propri rappresentanti nei circoli, nelle direzioni provinciali e regionali e soprattutto per quanto riguarda l’assemblea, la direzione e la segreteria nazionale senza dovere ricorrere al dosaggio verticistico dei capibastone. Il partito che vuole Elly è di rottura con il passato per aprire una pagina di grande rinnovamento. Ci riuscirà? Speriamo di sì nell’interesse del partito”.

Lo stato dovrebbe rivedere le autorizzazioni assegnate alla sanità privata anche per quanto riguarda il Pronto soccorso che risulta drammaticamente deficitario nel servizio pubblico.

“Gran parte delle cliniche private, e dei  presidi sanitari gestiti dai privati agiscono attraverso convenzioni e relative autorizzazioni da parte dello Stato. Convenzioni vantaggiose che consentono ottime risorse finanziarie. Lo Stato può rivedere  non solo i costi ma anche e soprattutto i servizi e gli interventi sanitari. Occorre in parole povere adeguare ed equiparare i servizi al pari di quelli offerti dal Servizio nazionale sanitario. Non si comprende il motivo delle strutture private di non disporre del servizio di pronto soccorso. Lo Stato non deve assecondare privilegi e benefici dei privati, ma deve adeguare le loro richieste secondo le esigenze del Servizio pubblico sanitario. Oneri ed onori per rendere l’offerta privata al pari di quella pubblica”.

Riuscirà Giuseppe Di Rosa del Codacons ad avere in gestione dal Comune di Agrigento  il Parco dell’Addolorata?

“Mi sembra una proposta dal sapore stuzzicante e nel contempo provocatoria nei confronti del Comune che non intende potenziare, tutelare e valorizzare. Da molto tempo abbiamo posto il problema del Parco dell’Addolorata invitando il Comune a cedere in comodato d’uso l’intera area al Parco archeologico stante che vi insistono tombe del periodo greco. Una proposta mirata allo sviluppo dell’Addolorata che con il teatro di pietra mai utilizzato potrebbe offrire opportunità per le rappresentazioni classiche ad Agrigento. Purtroppo tutte le amministrazioni che si sono succedute dopo la frana del 19 luglio 1966 non hanno mai affrontato il problema che resta tuttora insoluto”.

Festoso bilancio per una Sagra impreparata ad accogliere 50 mila turisti. Sperando che l’eccessiva presenza non diventi un alibi per scusare l’impreparazione.

“È sempre il solito problema di natura prettamente logistico ed organizzativo. Le  50 mila presenze di forestieri provenienti da ogni parte della Sicilia dovevano, volenti o nolenti, creare vari problemi, come quelli riguardanti i servizi igienici, i posteggi del tutto insufficienti, il percorso scelto dagli organizzatori in ordine alla sfilata dei gruppi,  le  transennature non adeguate a mantenere tanta gente lungo le vie, hanno creato aspre critiche  tra i cittadini. La kermesse agrigentina abbisogna di modifiche sostanziali per renderla sempre più interessante sul piano del richiamo turistico. Prima proposta potrebbe essere il raduno dei gruppi folkloristici della Sicilia scegliendo il gruppo che rappresenterà poi la regione al festival internazionale del folklore. Coinvolgere le rappresentanze diplomatiche dei paesi partecipanti al festival del folklore. Creare una grande opportunità per discutere di pace e di solidarietà tra i popoli”.

Agrigento ha ricordato fratel Biagio Conte nella chiesa di San Nicola. Ricordando anche come la Regione Sicilia fu avara di sostentamento all’opera caritatevole di fra Biagio. Una vergogna incancellabile.

“Agrigento con questa lodevole iniziativa ha voluto ricordare fratel Biagio Conte a due mesi della sua dipartita. Tutto è stato realizzato in modo sobrio e partecipativo all’interno della Chiesa di San Nicola ove è stata celebrata una messa da parte di don Lillo Argento con la partecipazione del coro vocale-musicale di Porto Empedocle. Sono poi intervenuti tanti poeti che hanno dedicato a fratel Biagio bellissime liriche. A tracciare il percorso umano e religioso sono stati Enzo Di Natali, Gerlando Cilona e Giovanni Tesè. Un incontro molto sentito dalla gente di Agrigento”.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *