Esplosione Ravanusa, domani primo anniversario della strage
Oggi nel santuario della Madonna dell'Aiuto di Campobello di Licata, saranno ricordati Selene, il marito Giuseppe Carmina e il piccolo Samuele
Domani, ricorre il primo anniversario della strage di Ravanusa, in cui persero la vita 10 persone, compreso il piccolo Samuele rimasto nel grembo della mamma, in seguito ad un’esplosione che distrusse diversi edifici.
Nella chiesa Madre, così come avvenne in occasione dei funerali solenni, sarà celebrata una messa dall’arcivescovo di Agrigento, Alessandro Damiano.
“La tragedia c’è stata, ma non so perché. Se si poteva evitare lo deve dire chi sta ancora controllando carte e perizie. La Procura non si tira indietro, anzi. Ma al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, chiedo di dare un’accelerata. Da padre di famiglia, presidente, faccia in modo che si arrivi a capo di tutto. Dopo un anno è inutile che ancora aspettiamo di capire”. Lo ha detto Luigi Pagliarello, padre di Selene e nonno di Samuele, la trentenne infermiera e il feto morti lo scorso anno nella strage di via Trilussa a Ravanusa (Agrigento). Oggi, alle ore 18, Selene, il marito Giuseppe Carmina e il piccolo Samuele saranno ricordati nel santuario della Madonna dell’Aiuto della loro Campobello di Licata.
“Samuele l’ho conosciuto all’obitorio – ricorda, straziato dal dolore, Pagliarello – , era un bel bambino e somigliava molto al papà. Con mia figlia ci parlo sempre e prima o poi ci rincontreremo”. Secondo quanto reso noto dalla Procura di Agrigento, nei giorni seguenti alla tragedia, l’esplosione fu provocata da una “camera di gas innescata da una scintilla casuale”. Dieci gli avvisi di garanzia per disastro colposo e omicidio colposo plurimo, a dirigenti e tecnici.