Raffadali

A Raffadali il primo primo defibrillatore “geolocalizzato”

Il defibrillatore verrà collocato in occasione della presentazione del progetto di cardioprotezione "Cuore Matto"

Pubblicato 1 settimana fa

Nel territorio provinciale sarà il primo defibrillatore “geolocalizzato” in grado di essere rilevato attraverso le più comuni App. Verrà collocato a Raffadali il prossimo 13 settembre in occasione della presentazione del progetto di cardioprotezione “Cuore Matto”, che in questa prima fase coinvolge anche il Comune di Favara. L’iniziativa, che sarà ospitata nell’aula consiliare del Municipio di Raffadali con inizio alle ore 16,30, accenderà i riflettori sul tema “le sinergie istituzionali nelle campagne di promozione della salute” con la partecipazione del prefetto di Agrigento, Filippo Romano, del Colonello del comando provinciale dei Carabinieri, Nicola De Tullio, del direttore Generale dell’ASP, Giuseppe Capodieci,  delle Autorità locali, dei dirigenti scolastici, dell’Ordine dei medici e dei farmacisti della Provincia di Agrigento e dei dirigenti regionali del 118-SEUS. Il convegno, organizzato da Cinzia Lombardo, farmacista e responsabile scientifico del progetto, tratterà dell’importanza di sensibilizzare, a vari livelli, sulla prevenzione, in particolare cardiologica a partire dall’età scolare e sulla necessità di una formazione continua per il personale “laico” sulle nozioni di 1° soccorso e sul corretto utilizzo del defibrillatore. Sono previsti gli interventi del direttore del dipartimento Cardiovascolare, Giuseppe Caramanno, e del dottor Salvo Geraci. Importante sarà la testimonianza della madre del piccolo Davide Licata di Favara, nonché presidente dell’associazione “il sogno di Davide”, che sta portando avanti una campagna di sensibilizzazione.

“La collocazione di questo defibrillatore geolocalizzato assume un significato rilevante – afferma la dottoressa Lombardo – nell’ottica di creare, in un futuro prossimo, una rete organica sul territorio provinciale che consenta di avere una mappatura chiara sul posizionamento di queste apparecchiature semiautomatiche e quale quella più vicina in caso di necessità”. A moderare l’incontro sarà Luigi Argento, dirigente sanitario dell’ASP di Agrigento, il quale si soffermerà sulla recente “Legge Mulè” che sancisce l’importanza del principio di equidistanza.

“Dotare le comunità di Raffadali e Favara di un defibrillatore semiautomatico – sottolinea il dottore Argento – è certamente solo un primo passo, ma segna l’avvio di un percorso nuovo che trova nella tecnologia un concreto e prezioso alleato. Ovviamente è importante garantirne un suo utilizzo, tempestivo ed efficace, attraverso personale formato. Occorre intervenire entro un certo numero di minuti per potere salvare la vita umana: ed è proprio questo l’obiettivo che ci prefiggiamo di raggiungere”.  I primi soggetti ad essere formati saranno, su indicazione del Colonnello De Tullio, gli uomini della locale Stazione dei Carabinieri di Raffadali e i carabinieri della radiomobile di Agrigento che, oltre al prezioso lavoro di controllo del territorio, rappresentano una tra le prime interlocuzioni certe e veloci in caso di urgenza sanitaria. I corsi saranno realizzati in collaborazione con l’ordine dei farmacisti, il 118 e il Rotary Club di Agrigento, sotto la guida del neopresidente Alfonso Lo Zito.

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