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Violenza sessuale nell’agrigentino, l’accusa: “Confermare le condanne”

Il procuratore generale, nel processo d’Appello in corso, ha chiesto la conferma della condanna emessa nel primo grado di giudizio nei confronti di Lino Conticello, 48 anni, e Giuseppe Marciante, 38 anni, entrambi di Sciacca, accusati di violenza sessuale su un minore. Il Tribunale di Sciacca, aveva condannato Lino Conticello, elettricista, a 6 anni e 6 […]

Pubblicato 6 anni fa

Il procuratore generale, nel processo d’Appello in corso, ha chiesto la conferma della condanna emessa nel primo grado di giudizio nei confronti di Lino Conticello, 48 anni, e Giuseppe Marciante, 38 anni, entrambi di Sciacca, accusati di violenza sessuale su un minore.

Il Tribunale di Sciacca, aveva condannato Lino Conticello, elettricista, a 6 anni e 6 mesi di reclusione, e Giuseppe Marciante, a 5 anni e 6 mesi.

Secondo quanto emerso dalle indagini, sarebbe stato Conticello ad avere avuto rapporti sessuali con un minore mentre Marciante avrebbe convinto il giovane a recarsi presso l’abitazione di Conticello.

Conticello ha sempre respinto le accuse. L’uomo ha ammesso di aver ospitato il ragazzino , presunta vittima, ma ha dichiarato che lo stesso si è solo limitato a dare la sua ospitalità e che quest’ultimo avrebbe dormito da solo.

Conticello era stato arrestato nell’operazione denominata “Pittbull” insieme all’altro indagato, Giuseppe Marciante, che ha fatto luce su un presunto giro di droga in città ma anche su un presunto episodio di violenza sessuale ai danni di un minore.

La sentenza del processo d’Appello è prevista per l’8 marzo prossimo quando i giudici si riuniranno in Camera di Consiglio.

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