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Sequestrati 30.000 litri gasolio non conforme: due denunce

Il gasolio non a norma era pronto per essere immesso in consumo da 2 impianti di distribuzione

Pubblicato 6 mesi fa

Nell’ambito di un servizio volto al contrasto delle frodi nel settore delle accise e delle altre imposte indirette sulla produzione e sui consumi, i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Siracusa e i funzionari dell’Agenzia Dogane Monopoli di Siracusa, hanno sequestrato circa 30.000 litri di gasolio non a norma pronto per essere immesso in consumo da 2 impianti di distribuzione operanti nella provincia aretusea.

Durante la vasta campagna di controlli sulla qualità dei carburanti stoccati presso 27 distributori stradali, l’attenzione dei verificatori è stata incentrata sulle fenomenologie illecite più diffuse quali, ad esempio, la miscelazione abusiva di prodotti energetici, al fine di scongiurare la circolazione di carburante adulterato con solventi ovvero mescolato con oli vegetali esausti a danno di automobilisti e autotrasportatori.

Le Fiamme Gialle e i funzionari doganali hanno proceduto, pertanto, a un campionamento del gasolio per autotrazione stoccato presso tutti i target minuziosamente individuati mediante un prelievo speditivo dell’idrocarburo presente nel serbatoio volto ad accertarne il punto di infiammabilità: per garantire la tempestività del controllo ci si è avvalsi del supporto del Laboratorio Mobile ADM e del Laboratorio Chimico di Catania, grazie ai quali è stato possibile determinare immediatamente tutte le specifiche fiscali, le caratteristiche merceologiche e ambientali del prodotto prelevato.

Il punto di infiammabilità del gasolio, infatti, non deve essere inferiore a 55°C in modo da minimizzare il rischio della formazione di miscele infiammabili nei depositi di stoccaggio, oltre che per essere in linea con i regolamenti europei relativi al trasporto del prodotto nelle autobotti.

La diminuzione di tale parametro, che avviene per miscelazione con sostanze più infiammabili come solventi, carburanti avio o benzine, determina il mancato rispetto dei predetti requisiti di sicurezza con conseguente pericolosità per gli utilizzatori.

A beneficio degli utenti si evidenzia che un prodotto di scarsa qualità, pur non generando da subito anomalie di funzionamento delle autovetture, produce, nell’uso prolungato, effetti negativi sugli ingranaggi dei motori e accresce le emissioni di gas di scarico oltre i normali limiti previsti dalle normative europee a tutela dell’ambiente e dei consumatori i quali hanno acquistato a prezzo di mercato un prodotto energetico non idoneo e dannoso per gli automezzi.

Oltre al sequestro del gasolio non a norma, sono stati segnalati alla Procura della Repubblica di Siracusa 2 soggetti responsabili del reato di cui all’art. 515 del codice penale (frode nell’esercizio del commercio).

Per contrastare le frodi, ogni anno in Italia l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e la Guardia di Finanza effettuano migliaia di controlli sui carburanti prelevati presso distributori stradali e depositi commerciali e fiscali al fine di accertarne la conformità e la legittima provenienza a tutela degli automobilisti e di tutti i cittadini.

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