Naufragio a Lampedusa, la Sea-Watch presenta esposto alla Procura di Agrigento
L'esposto è sostenuto da tre sopravvissuti e dal figlio di una delle vittime
La ong Sea-Watch presenterà un esposto alla procura di Agrigento per chiedere chiarimenti sul naufragio avvenuto il 2 settembre a largo di Lampedusa e che ha causato la morte di 21 persone. L’esposto, sostenuto da tre sopravvissuti e dal figlio di una delle vittime, sarà presentato durante una conferenza stampa che si terrà presso l’Associazione della Stampa Estera a Roma. Saranno presenti la portavoce dell’Ong Giorgia Linardi, l’avvocato Francesca Cancellaro e Ibrahim Hsian, figlio di una delle vittime.
Il 2 settembre di quest’anno, l’aereo Seabird 2 aveva individuato un’imbarcazione con a bordo 28 persone e aveva segnalato immediatamente la situazione alle autorità competenti. L’ultimo avvistamento della nave è avvenuto a 26 miglia nautiche da Lampedusa, “una distanza – sottolineano dalla Ong – che le motovedette della Guardia costiera italiana sull’isola avrebbero potuto coprire in circa un’ora. Tuttavia, nessun intervento è stato effettuato fino alla mattina del 4 settembre, quando una motovedetta della Guardia costiera ha finalmente soccorso l’imbarcazione semi-affondata a soli 10 miglia dall’isola, all’interno delle acque territoriali italiane. Solo sette persone erano sopravvissute”.
L’analisi degli eventi sarà corredata da prove fotografiche, una consulenza forense e dalle testimonianze di due dei sopravvissuti.