Minacce di morte all’amministratore giudiziario, assolto l’imprenditore Lillo Romano
Romano, che sta scontando 11 anni per concorso esterno in associazione mafiosa, era accusato di aver indirizzato due lettere minatorie all’amministratore giudiziario che gestiva le sue aziende sequestrate
Il giudice del tribunale di Agrigento, Sabrina Bazzano, ha disposto l’assoluzione per non aver commesso il fatto nei confronti di Calogero Romano, imprenditore racalmutese accusato di aver inviato due lettere gravide di minacce ad un amministratore giudiziario che stava gestendo le sue società poste sotto sequestro.
A Romano, che attualmente sta scontando una condanna a 11 anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa, veniva contestato il fatto di essere l’autore delle due lettere inviate all’amministratore giudiziario. Il pubblico ministero aveva chiesto la condanna dell’imputato a sei mesi di reclusione. La difesa, rappresentata dall’avvocato Salvatore Pennica, è invece riuscita a dimostrare che non vi fosse certezza che a scrivere quelle missive fosse stato proprio l’imprenditore.