Mafia

Mafia e politica, chiesta sorveglianza speciale per l’ex assistente parlamentare Nicosia 

Nicosia è uno dei personaggi chiavi dell’inchiesta Passeparteout, l’indagine che ha fatto luce sulla riorganizzazione della famiglia mafiosa di Sciacca

Pubblicato 2 mesi fa

La Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo ha chiesto l’applicazione della sorveglianza speciale nei confronti di Antonello Nicosia, ex assistente parlamentare condannato definitivamente a 13 anni di reclusione per mafia. Nicosia è uno dei personaggi chiavi dell’inchiesta Passeparteout, l’indagine che ha fatto luce sulla riorganizzazione della famiglia mafiosa di Sciacca guidata dal boss Accursio Dimino e sugli intrecci con politica e massoneria. I magistrati dell’antimafia, dunque, chiedono di applicare ulteriori restrizioni (precise disposizioni su orari, rientri e frequentazioni) a Nicosia una volta scontata la condanna. Pedagogista, esponente dei Radicali Italiani, noto per le sue battaglie in favore dei diritti dei detenuti, Nicosia era considerato un insospettabile.

Le indagini lo descrissero invece come “pienamente inserito in Cosa nostra”. Parlava come un uomo d’onore, avrebbe progettato insieme a Dimino, danneggiamenti, estorsioni e omicidi. E, utilizzando il ruolo di collaboratore parlamentare di Giusy Occhionero, ex deputata di Leu, poi passata a Italia Viva, incontrava boss detenuti, dava loro consigli, si accertava che non si pentissero e riferiva all’esterno i loro messaggi. Grazie al rapporto con la Occhionero, ad esempio, Nicosia ha incontrato boss detenuti al 41 bis come Filippo Guttadauro, cognato di Messina Denaro.

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