Il papà di Lorena Quaranta: “Profondo dolore per Sara Campanella”
"Questa morte ha molte similitudini con quella di mia figlia Lorena avvenuta 5 anni fa sempre il 31 marzo"
“Non ci sono parole per descrivere il profondo dolore che ho riprovato per la morte di Sara Campanella uccisa ieri a Messina. Questa morte ha molte similitudini con quella di mia figlia Lorena avvenuta 5 anni fa sempre il 31 marzo. Purtroppo per mia figlia ancora non abbiamo avuto giustizia definitiva e dovremo attendere la Cassazione”. Lo dice all’ANSA Enzo Quaranta padre di Lorena, 27 anni, uccisa il 31 marzo come Sara Campanella ma nel 2020.
Lorena, originaria di Favara, era iscritta a Medicina a Messina e venne uccisa dal fidanzato, anche lui studente nella stessa facoltà, Antonio De Pace, calabrese di Vibo Valentia. L’assassino strangolò la ragazza nella casa che condividevano a Furci Siculo nel Messinese. La Corte d’Assise d’Appello di Reggio Calabria recentemente ha di fatto, condiviso la sentenza di ergastolo emessa dalla Corte d’Assise di Messina che era stata annullata con rinvio lo scorso luglio dalla Cassazione. Il rinvio era dovuto “limitatamente al diniego delle circostanze attenuanti generiche” che aveva chiesto il legale del giovane adducendo che l’imputato era al momento del delitto sotto stress da covid. Ora si dovrà pronunciare nuovamente la Cassazione.
“Sono veramente amareggiato – aggiunge Quaranta – perché dovremo attendere ancora molti anni visto che il legale di chi ha ucciso mia figlia è voluto ricorrere ancora in Cassazione. Ma a parte i tempi della giustizia che sono incredibili, è veramente allucinante come la vita di mia figlia e di quest’altra ragazza non valesse niente per questi uomini. Oggi non ci sono più valori e rispetto per le donne. Nella nostra società è davvero complicato affrontare queste situazioni. Siamo sempre più soli”