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Esplosione Ravanusa, associazione denuncia: “Ci è stato negato sopralluogo”

Il sindaco D’Angelo risponde: “sterili ed inutili polemiche”

Pubblicato 3 anni fa

Duro comunicato dell’associazione degli sfollati e danneggiati dell’esplosione che lo scorso 11 dicembre causò la morte di nove persone. In una nota la categoria che raggruppa i proprietari delle case del quartiere interessato denuncia l’impossibilità di effettuare sopralluoghi nella zona per volere del comune stesso: “Si sarebbero dovuti svolgere nella giornata di oggi i sopralluoghi da parte di un nucleo di cinque tecnici ed esperti in materia di ingegneria sismica nominati dagli associati ma l’accesso alle abitazioni dei proprietari è stato negato dal capo dell’ufficio tecnico e dal sindaco con motivazioni prive di fondamento ovvero che per fare i sopralluoghi occorre la presenza di personale dell’ufficio tecnico e dei vigili del fuoco”.

Prosegue l’associazione: “L’obbligatorietà della presenza dei VV.FF. è poi stata smentita dallo stesso Comandante Prov.le dott Merendino che raggiunto telefonicamente dall’avv Sazio ha  detto chiaramente di avere ultimato le operazioni di messa in sicurezza e che interviene solo nei casi di necessità ed urgenza Effettuare i sopralluoghi nelle abitazioni dove di fatto i proprietari sono entrati più volte con una semplice telefonata al COC comitato operativo, appare oggi un atto di puro,  ignobile  , ingiustificato ostruzionismo che nasconde il timore di una verità sull’integrità statica degli immobili interessati dall’esplosione che qualora accertata potrebbe fare naufragare il progetto soprannominato “Caterpillar” che costituisce anche un danno per l’erario dello Stato.”

Le dichiarazioni del Sindaco D’Angelo

Nessun commento alla nota di una associazione (10 come noi) che, ad oggi, non comprendiamo quale fine vuole perseguire ed a cui abbiamo sempre mostrato ampia disponibilità al confronto nel rispetto delle norme e soprattutto delle vittime dell’11 dicembre.
Piuttosto si puntualizza, come da documentazione allegata, che la richiesta di accesso ai luoghi dell’esplosione è arrivata giorno 18 maggio per sabato 21 maggio e l’Ufficio tecnico ha semplicemente risposto, considerato il breve lasso di tempo, di concordare altra data per consentire l’accesso in sicurezza, a salvaguardia di tutti, con l’assistenza del personale dei VV.F..
Il resto sono sterili ed inutili polemiche che turbano lo stato d’animo delle vittime dell’esplosione e non servono a trovare risposte ad un problema e ad una questione di complessa e difficile soluzione su cui è indubbio il costante e quotidiano lavoro dell’amministrazione comunale che in cinque mesi, grazie al lavoro del Centro Operativo Comunale per l’Emergenza, ha operato a servizio della popolazione coinvolta con sacrificio, puntiglio e trasparenza.
Nei prossimi giorni sarà pubblicato il report di tutto il lavoro svolto e di tutte le somme erogate a favore delle vittime, in questi cinque mesi, a seguito della tragedia che ha colpito la nostra comunità

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