Catania

Crolla palazzina di tre piani dopo esplosione: 14 feriti, trovato il disperso

Poteva essere una tragedia. Il sindaco di Catania, Enrico Trantino, parla di "miracolo" e di "strage evitata"

Pubblicato 22 ore fa



Poteva essere una tragedia. Il sindaco di Catania, Enrico Trantino, parla di “miracolo” e di “strage evitata”. L’esplosione di ieri sera, intorno alle 19, provocata da una fuga di gas che, come spiegano i vigili del fuoco, ha provocato il crollo di due palazzine gemelle in via Galermo, ha avuto come conseguenza quattordici feriti, uno dei quali in gravi condizioni. Hanno dato esito negativo le ricerche del possibile disperso, scattate dopo la segnalazione di una persona di cui non si avevano notizie: e’ stata rintracciata, si trattava di uno straniero che si era allontanato in tempo dall’edificio.

La Procura di Catania ha aperto un’inchiesta sull’esplosione di gas nel rione San Giovanni Galermo. Il reato ipotizzato è disastro colposo. Lo ha confermato il procuratore Francesco Curcio all’Ansa, sottolineando che “abbiamo indagi in corso”. Titolari del fascicolo sono il procuratore aggiunto Fabio Scavone e il sostituto Emanuele Vadalà.

Sono 41 persone sfollate e 14 i feriti, uno in codice rosso (un 66enne con ustioni al volto e alla testa), ma nessuno in pericolo di vita; anche due vigili del fuoco, quattro tecnici della ditta del gas e una donna di 51 anni. Hanno operato anche le squadre speciali Usar (Urban Search and Rescue) di ricerca e soccorso in ambito urbano del Comando di Catania e sono arrivate anche quelle dei Comandi di Palermo e Messina. A impedire la strage, l’evacuazione della palazzina di tre piani dello Iacp in ristrutturazione, decisa a seguito di una maxi fuga di gas segnalata nel pomeriggio e la strada per questo era gia’ stata interdetta dalle 17 al traffico veicolare. Prima del boato, sentito a grande distanza, stavano operando anche due squadre dell’azienda del gas per intercettare una perdita segnalata in zona. Poi lo scoppio che ha sventrato gli edifici dello Iacp e danneggiato altri limitrofi e ferito anche proprio tre tecnici dell’azienda del gas e due vigili in modo non grave.

“Gli sfollati sono 41 e sono in due strutture alberghiere”. E’ quanto ha reso noto Antonino Ciavola, vicequestore e dirigente della Squadra Volanti Catania. “Noi come Questura – ha aggiunto – stiamo prevenendo le operazioni di sciacallaggio perché le abitazioni devono essere tutelate, in particolare i beni. Quando termineranno le operazioni di messa in sicurezza dei Vigili del Fuoco le persone potranno riprendere i loro beni e rientrare in casa, si spera in totale sicurezza, o andare nelle strutture alberghiere o da parenti. Alcune persone sono già rientrate nella notte, altri li abbiamo evacuati, anche gli anziani della struttura. Le due persone in codice rosso sono sotto le cure dei sanitari ed è impossibile dare una valutazione. In giornata si completeranno le operazioni di verifica della staticità delle struttura, tra le quali l’Oda, che comunque non dovrebbe essere interessata”.

Il giorno dopo l’esplosione della palazzina nei pressi di via Galermo il presidente di “Catania Rete Gas” Gianfranco Todaro ribadisce che “gli operai coinvolti nell’esplosione, insieme all’ingegnere, stanno bene, sono fuori pericolo e sono già usciti dall’ospedale. In via Galermo è ancora troppo presto per trarre delle conclusioni certe su quanto accaduto e ancora non possiamo sbilanciarci con affermazioni premature: c’è stata sicuramente un’anomala fuga di gas di elevata importanza. Siamo intervenuti appena arrivata la segnalazione al nostro numero di pronto intervento ed eravamo già sul posto nel giro di pochi minuti.  La squadra – conclude Todaro – stava per prendere contezza della situazione, e verificare le cause del forte odore di gas, quando c’è stata la terribile esplosione. Le prossime 24-48 ore saranno fondamentali per cercare di ripristinare il servizio. Ad ora tutte le condutture della zona sono chiuse perchè l’impianto va messo completamente in sicurezza”.  

Le attivita’ ora proseguono per la messa in sicurezza dell’area e scongiurare altre fughe di gas.

LA TESTIMONIANZA

“La palazzina che è crollata non era disabitata. Ci stava mia mamma da 40 anni. Al momento dell’esplosione era appena arrivata a casa. Fortunatamente non è arrivata a salire perché non appena è scesa dall’auto c’è stato il boato ed è stata scaraventata a un paio di centinaia di metri a terra ed è stata ricoperta dalle macerie”. Così Maria Trovato, 37 anni, ricostruisce il momento dell’esplosione di gas nel rione San Giovanni Galermo di Catania per un fuga dalla rete cittadina. A soccorrere la donna, parzialmente coperta da detriti, sono stati i vigili del fuoco. “E’ stata proprio lei a raccontarmelo – aggiunge – è rimasta vigile tutto il tempo. Dopo un po’ sono arrivati i soccorsi. Fortunatamente non ha avuto gravi ferite ma è stata sottoposta a un intervento alla caviglia con diversi punti di sutura. Quando io sono arrivata, dopo 10 minuti, ho camminato tra le macerie. In quel momento i pompieri hanno dato l’ordine di evacuare la zona. Fino a quel momento, nonostante l’ odore di gas, non era stato fatto evacuare nulla tant’è e vero che mia madre si è ritirata tranquillamente”.

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