A Porto Empedocle la Capitaneria e i Vigili del Fuoco festeggiano Santa Barbara
Marina militare e Vigili del fuoco uniti per festeggiare la loro patrona, Santa Barbara
Marina militare e Vigili del fuoco uniti per festeggiare la loro patrona, Santa Barbara. Insieme si sono ritrovati presso la chiesa della SS Trinità di Porto Empedocle per un momento di preghiera con una solenne Concelebrazione presieduta dall’arcivescovo di Agrigento Alessandro Damiano, alla presenza delle massime autorità civili e militari della provincia di Agrigento.
A fare gli onori di casa il Comandante della Capitaneria di Porto Agazio Tedesco e il comandante provinciale dei Vigili del Fuoco Calogero barbera, con loro anche i reduci dell’Anmi, Associazione dei marinai d’Italia, le famiglie e tanti cittadini che hanno voluto rendere il giusto omaggio a queste importanti istituzioni.
Nella sua omelia l’arcivescovo ha ricordato la figura di Santa Barbara, l’attualità della sua fede e della fermezza della sua vita. Ha avuto parole di elogio per il lavoro svolto dai vigili del fuoco e dai militari della Capitaneria di porto per il disprezzo del pericolo e la loro azione in aiuto nelle situazioni più pericolose.
Santa Barbara è stata scelta come patrona della Marina Militare e dei Vigili del Fuoco per diversi motivi legati alla sua storia e al suo legame con il concetto di protezione in momenti di pericolo.
Santa Barbara, martire cristiana del III secolo, è tradizionalmente invocata per la protezione contro i pericoli legati al fuoco e agli esplosivi, poiché la sua figura è associata al miracolo di essere stata salvata da un’esplosione mentre si trovava imprigionata. Il suo culto è quindi legato alla sicurezza in situazioni rischiose, come quelle in cui si trovano i marinai ed i vigili del fuoco spesso esposti a rischi legati agli incendi e alle esplosioni.La giornata di festa è iniziata nello spiazzale della Chiesa non la mostra dei mezzi operativi della Guardia costiera e dei Vigili del fuoco, è stata anche effettuata una spettacolare esibizione del nucleo Saf che, si sono calati da un’autoscala srotolando una lunga bandiera tricolore.