Politica

Maltempo a Licata, Cambiano: “si dichiari stato di calamità”

La nota del parlamentare del M5S all'Ars, Angelo Cambiano, che chiede la dichiarazione per lo stato di calamità naturale in Sicilia.

Pubblicato 11 ore fa

“In questo momento di grande difficoltà, desidero esprimere la mia assoluta vicinanza alle comunità siciliane duramente colpite dal violento nubifragio, con particolare riferimento alla popolazione di Licata, che affronta la devastante esondazione del fiume Salso. Sebbene il disagio urbano sia evidente, la situazione risulta ancora più drammatica nei campi, dove intere coltivazioni sono state distrutte, aggravando ulteriormente una stagione agricola già pesantemente segnata dalla crisi idrica. È innegabile che l’inerzia del governo regionale nella pianificazione di interventi di messa in sicurezza del territorio abbia, negli anni, contribuito a determinare i gravi danni causati da fenomeni atmosferici estremi come quello attuale”. Lo dice il parlamentare del M5S all’Ars, Angelo Cambiano, che chiede la dichiarazione per lo stato di calamità naturale in Sicilia. “È emblematico- aggiunge – il caso di Licata, dove dal 2016 la maggior parte dei fondi stanziati dopo la devastante alluvione di quell’anno non sono stati ancora utilizzati. È giunto il momento che la politica prenda atto della necessità immediata di avviare progetti di riqualificazione ambientale e idrogeologica. Alla luce di quanto accaduto, chiedo ufficialmente che venga dichiarato lo stato di calamità naturale per Licata e per tutte le aree siciliane colpite da questi eventi calamitosi. È fondamentale attivare immediatamente le risorse necessarie e fornire aiuti concreti agli agricoltori e ai cittadini. Sono certo, in virtù della vicinanza solidale manifestatami da tanti colleghi, che ci sarà un impegno politico trasversale nella prossima manovra di assestamento di bilancio”. “Desidero infine esprimere un sentito ringraziamento a tutte le forze dell’ordine, coordinate egregiamente dalla prefettura, alla Protezione civile regionale e ai gruppi locali. Il loro tempestivo intervento ha salvato vite e ha impedito che una tragedia già grave assumesse contorni ancor più drammatici”, conclude.

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