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Crisi idrica, l’assessore Dimino: “Nostra agricoltura non può rischiare l’emergenza”

È quanto dichiara l’assessore all’Agricoltura del Comune di Sciacca Francesco Dimino

Pubblicato 1 giorno fa

“Non è più tempo di rinvii. La nostra agricoltura non può rischiare l’emergenza. Le disponibilità attuali del Lago Arancio debbono accelerare le procedure per l’utilizzo, nel più breve tempo possibile, a fini irrigui delle acque del depuratore di Sciacca”.

È quanto dichiara l’assessore all’Agricoltura del Comune di Sciacca Francesco Dimino che così prosegue lanciando l’allarme: “La crisi idrica del Lago Arancio è sotto gli occhi di tutti: le scarse piogge della stagione non hanno permesso all’invaso di rifornirsi e oggi ci troviamo di fronte a una situazione che definire drammatica è un eufemismo. I dati del Dipartimento dell’Autorità di Bacino parlano chiaro: attualmente, il lago contiene appena 3 milioni di metri cubi d’acqua, contro i 14 milioni dello scorso anno. Un calo spaventoso che rischia di mettere in ginocchio l’agricoltura di Sciacca, Menfi, Sambuca e Santa Margherita di Belice. Di fronte a numeri così allarmanti, non possiamo restare inerti. Il territorio ha una risorsa straordinaria a disposizione: le acque reflue depurate dal depuratore di Sciacca, che ogni secondo produce 120 litri di acqua perfettamente depurata. Si tratta di un impianto all’avanguardia, uno dei migliori in Sicilia, in grado di offrire acqua di qualità eccellente. Eppure, questa risorsa preziosa finisce in mare, sprecata, mentre i campi restano a secco”.

Nel corso degli ultimi mesi – ricorda l’assessore Francesco Dimino – sono stati avviati diversi passaggi per affrontare questa emergenza: una Riunione preliminare tra l’Amministrazione comunale di Sciacca, l’assessore regionale Roberto Di Mauro e l’onorevole Michele Catanzaro. In questo incontro si è discusso dell’ipotesi di un progetto per il riutilizzo delle acque reflue depurate per fini irrigui. Poi un Incontro operativo tra l’assessore Di Mauro, i vertici di AICA e del Consorzio di Bonifica Agrigento, durante il quale si è definito il percorso tecnico e amministrativo necessario per trasformare l’idea in realtà; e poi un Sopralluogo al depuratore di Sciacca. In questa occasione si è potuto verificare concretamente sia la qualità che la quantità delle acque depurate disponibili, confermando la piena fattibilità del progetto”.

“Tutti gli attori coinvolti, amministrazioni, enti e forze politiche, – conclude l’assessore Francesco Dimino – hanno espresso la loro concordanza sulla necessità di realizzare questo intervento. Ma ora basta con la dilatazione dei tempi. Non possiamo più permetterci di aspettare, perché l’agricoltura del nostro territorio non può sopravvivere senza acqua. Le pesche, i carciofi, le angurie e tutte le altre produzioni estive e autunnali sono a rischio, e con esse un’intera economia che da generazioni sostiene le nostre famiglie e le nostre comunità. Questa battaglia è cruciale, e non è solo degli agricoltori: è una questione di responsabilità collettiva. Come assessore all’Agricoltura, faccio mie le preoccupazioni di chi ogni giorno lavora la terra, e rinnovo il mio appello a tutte le forze in campo: collaboriamo, ma facciamolo subito. Non c’è più tempo da perdere. Il nostro territorio ha bisogno di scelte forti, coraggiose e veloci. Acceleriamo sul riutilizzo delle acque reflue, dimostriamo che siamo in grado di trasformare un’emergenza in opportunità, salvaguardando il lavoro, le produzioni e il futuro di questa terra”.

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