Maria, Delia e Alina, Naro non dimentica le donne vittime di femminicidio
Questa mattina una corona di fiori è stata deposta dagli assessori
Un anno fa Naro si svegliava macchiata di sangue. Due donne, di nazionalità romena, Maria Rus, 54 anni, e Delia Zarniscu, 58 anni, furono uccise brutalmente all’interno delle loro abitazioni, da Omar Edgar Nedelkov, 24 anni, arrestato con le accuse di duplice omicidio volontario e vilipendio di cadavere.
Il cadavere della prima era stato rinvenuto quasi completamente carbonizzato nel soggiorno della sua abitazione in vicolo Avenia. La seconda vittima, invece, era stata ritrovata poco più avanti in un lago di sangue nel suo appartamento in via Vinci. Il duplice omicidio, secondo quanto ricostruito, sarebbe maturato in un contesto di degrado e scaturito da un episodio accaduto durante un festino ad alto tasso alcolico.
Oggi Naro ad un anno da quel fatto non ha dimenticato e come amministrazione comunale, gli assessori Lillo Licata, Erika Ferraro, Giuseppe Argiró, Letizia Maniscalchi, si sono recati presso il Monumento dei Caduti per deporre dei fiori in memoria delle donne vittime di femminicidio, brutalmente strappate alla vita.
“Ricordare questi atti vili è un dovere morale e civile. È un momento di riflessione per ribadire che la violenza contro le donne è inaccettabile e che tutti dobbiamo impegnarci affinché simili tragedie non si ripetano.Il ricordo delle vittime non deve mai svanire, ma deve diventare un monito per educare, sensibilizzare e costruire una società fondata sul rispetto e sull’uguaglianza.Non voltiamo lo sguardo. Insieme possiamo fare la differenza,” dichiara il sindaco Milco Dalacchi.
Nella giornata di oggi è stata commemorata anche un’altra giovane vittima di femminicidio, Alina Condurache, 22 anni, uccisa dal fidanzato Angelo Azzarello con due colpi di pistola. Secondo quanto ricostruito all’epoca dei fatti, accaduti nel dicembre del 2014, Alina dopo vari lite e discussioni con il compagno, aveva maturato l’intenzione di lasciarlo e da lì la sua fine tragica.