Processo Agostino, il pentito Marino Mannoia: “Parlai con Falcone”
Lo ha detto il collaboratore di giustizia Francesco Marino Mannoia, deponendo in video conferenza, al processo per il duplice omicidio dell'agente di polizia Nino Agostino
“Col giudice Falcone e’ capitato di discutere dell’attentato all’Addaura. E anche del poliziotto Nino Agostino. Non che mi disse che non gli piaceva, mi ha fatto il nome come se questo ragazzo fosse coinvolto nell’attentato all’Addaura: Ora non ricordo queste dichiarazioni fatte da me nel 2018 al dottore Scarpinato, ma confermo quanto dichiarato”. Lo ha detto il collaboratore di giustizia Francesco Marino Mannoia, deponendo in video conferenza, al processo per il duplice omicidio dell’agente di polizia Nino Agostino e della moglie Ida Castelluccio, uccisi a colpi di pistola il 5 agosto 1989. Il processo si celebra con il rito ordinario, nell’aula bunker del carcere di Paglierelli, davanti alla Corte di assise presieduta da Sergio Gulotta (giudice a latere Monica Sammartino). Imputati in questo procedimento sono il boss Gaetano Scotto (accusato di duplice omicidio aggravato in concorso) e Francesco Paolo Rizzuto, accusato di favoreggiamento.
A proposito delle dichiarazioni rilasciate al pg Roberto Scarpinato, nel 2018 e relative alla sue verbalizzazioni con Giovanni Falcone, Mannoia ha aggiunto: “Io gli avevo parlato di fatti legati all’Addaura, ma lui mi disse che non poteva accettarli perche’ la competenza era di Caltanissetta, perche’ era parte offesa. Lui pero’ si segno’ tutto su alcuni fogli. In quella circostanza gli avevo detto, (a proposito dell’Addaura, ndr) che era una situazione legata ai Madonia”. All’avvocato di parte civile, Fabio Repici, che ha chiesto se era a conoscenza di rapporti tra i Madonia e i servizi segreti, la risposta di Marino Mannoia e’ stata secca: “Io ho detto che Nino Madonia conosceva Nino Agostino. E non ho niente altro da aggiungere sull’argomento”. Sono stati anche sentiti i collaboratori Baldassare Di Maggio e Giovanna Galatolo. Il boss Nino Madonia che aveva scelto il rito abbreviato e’ stato condannato all’ergastolo ed e’ in corso il processo di appello.