Mafia, permesso premio di sei ore al killer del giudice Rosario Livatino
Pace è stato uno degli esponenti di spicco della Stidda di Palma di Montechiaro. Ad oggi ha scontato 35 anni di carcere
Un permesso premio di sei ore alla luce del fatto che “in carcere si sta comportando bene e non si evincono elementi di ripristino di contatti con il contesto malavitoso”.
Lo ha stabilito il tribunale di Sorveglianza de L’Aquila che ha concesso un permesso premio a Domenico Pace, 58 anni, condannato all’ergastolo per l’omicidio del giudice Rosario Livatino. Lo scrive il quotidiano La Sicilia.
Pace è stato uno degli esponenti di spicco della Stidda di Palma di Montechiaro. Ad oggi ha scontato 35 anni di carcere. Dopo il suo arresto avrebbe cominciato un percorso religioso che lo ha portato – tra le altre cose – a scrivere una lettera chiedendo perdono per tutto il male che ha fatto.
La procura generale si era opposta alla decisione del magistrato di Sorveglianza di concedere il permesso premio ma la Cassazione ha rigettato il ricorso. Secondo il tribunale, infatti, non ci sarebbero elementi tali da far pensare un collegamento con la criminalità organizzata e non risultano contatti con i cugini, ai vertici del cosiddetto “paracco”.