Mafia, 26 condanne nel processo “Hesperia”
L'indagine scompaginò le famiglie mafiose di Marsala, Mazara del Vallo e Campobello di Mazara
Assolvendo uno degli imputati condannati in primo grado, Paolo Bonanno, 50 anni, di Mazara del Vallo, e rideterminando le pene ad altri tre, la terza sezione penale della Corte d’appello di Palermo (presidente Sergio Gulotta) ha pressoché confermato nel resto la sentenza emessa, il 14 dicembre 2023, dal gup Ermelinda Marfia nel processo abbreviato a 27 persone coinvolte nell’operazione antimafia dei carabinieri “Hesperia”. L’indagine, il 6 settembre 2022, scompaginò le famiglie mafiose di Marsala, Mazara del Vallo e Campobello di Mazara.
Nell’indagine sono coinvolti 35 presunti mafiosi e fiancheggiatori di Cosa Nostra (otto sono stati processati con rito ordinario davanti il Tribunale di Marsala), riportando in cella fedelissimi del boss Matteo Messina Denaro, come il 69enne capomafia campobellese Francesco Luppino. Nell’abbreviato, il gup Marfia aveva inflitto a 27 imputati condanne per quasi 230 anni di carcere, e circa 140 mila euro di multe.
Le pene più severe (20 anni di carcere) per Luppino e per il marsalese Francesco Giuseppe Raia, di 57. Per quest’ultimo, i giudici di secondo grado hanno rideterminato la pena in 28 anni e 6 mesi di carcere in continuazione con un’altra condanna definitiva dal 2014. La Corte d’appello ha, inoltre, ridotto la pena a 3 anni e 4 mesi a Rosario Stallone, di Campobello di Mazara, e a 3 anni e 8 mesi a Jonathan Lucchese, di Palermo. Revocando, infine, alcune condanne al risarcimento danni e spese legali (per Leonardo Casano, Giuseppa Prinzivalli, Rosario Stallone, Jonathan Lucchese e Carmelo Salerno), in secondo grado sono state confermate tutte le altre condanne.