Mafia

Il figlio di Riina chiede rinnovo carta di identità ma il Comune di Corleone dice no

Negli scorsi giorni il sindaco di Corleone aveva dichiarato che la presenza di Riina jr. fosse sgradita

Pubblicato 2 anni fa

“Nonostante abbia pagato il mio debito con la giustizia, nonostante mi sia allontanato da ogni logica delinquenziale e nonostante non abbia piu’ nessun procedimento a carico, mi sento perseguitato, oppresso, tartassato e bersagliato per ogni cosa io faccia”. Sono queste le parole che Giuseppe Salvatore Riina, detto Salvo, terzogenito di Toto’ Riina, affida al proprio legale di fiducia, l’avvocato Fabiana Gubitoso del Foro di L’Aquila, a seguito dell’ennesimo accaduto.

Tutto scaturisce dalla necessita’, per l’uomo, di procedere al rinnovo del proprio documento d’identita’, presso il Comune di Corleone, in provincia di Palermo, dove attualmente risiede ancora la madre e dove Salvo ha abitato in passato.

“La notizia – spiega l’avvocato Gubitoso – desta subito grande attenzione e lo stesso sindaco del paese, Nicolo’ Nicolosi, convoca un consiglio comunale al fine di deliberare di ‘sollecitare le autorita’ e la magistratura ad obbligare il Riina a lasciare la citta’ poiche’ la sua presenza viene ritenuta inopportuna, sgradita e indesiderata”.

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