A Lampedusa il Giardino dei Giusti, spazio di riflessione e memoria
I primi Giusti a essere onorati nel Giardino saranno i pescatori di Lampedusa e le loro famiglie
Con immenso orgoglio e profonda emozione, la Fondazione Gariwo annuncia la nascita del Giardino dei Giusti di Lampedusa, uno spazio di riflessione e memoria dedicato a chi, ovunque nel mondo, decide di soccorrere persone in difficoltà, anche a rischio della propria vita. La cerimonia di inaugurazione avrà luogo in via Roma 8 il 3 ottobre alle ore 19.30, un anniversario simbolico che ricorda il tragico naufragio del 3 ottobre 2013, in cui 368 persone persero la vita al largo delle coste di Lampedusa.
Il Giardino dei Giusti si erge su una terrazza affacciata sul Porto Nuovo di Lampedusa, a sud dell’isola, ed è adiacente al Museo Archeologico delle Pelagie, un luogo che evoca il legame tra passato e presente, tra memoria e speranza. “Creare un Giardino dei Giusti a Lampedusa equivale a esprimere riconoscenza a tutte le persone che, agendo secondo la propria responsabilità personale, hanno salvato”, spiega Gabriele Nissim, presidente della Fondazione Gariwo. “Lampedusa è la porta d’Europa, ma è stata anche scenario di indifferenza. Per questo motivo è importante creare uno spazio che incarni l’elemento valoriale del soccorrere, nel Mediterraneo come nel mondo intero. Partendo dalla specificità della storia recente dell’isola, il Giardino celebra i salvatori di tutto il mondo e ricorda al contempo chi è stato salvato, tenendo unita l’intera umanità”.
I primi Giusti a essere onorati nel Giardino saranno i pescatori di Lampedusa e le loro famiglie, che da sempre si lanciano in mare per salvare centinaia di persone in difficoltà. Rappresentano l’essenza della solidarietà senza confini e incarnano la vocazione di Lampedusa come terra di accoglienza.
Alexander Langer, politico, giornalista e attivista ambientale, che ha dedicato la sua vita a promuovere il dialogo interetnico, la pace e la giustizia. Langer ha combattuto contro l’indifferenza e le violenze, ponendosi come un ponte tra culture, popoli e cause umanitarie, un modello di impegno morale e civile.
La giornata del 3 ottobre sarà ricca di momenti di riflessione e celebrazione.
Alle ore 3.15 di notte, come ogni anno, ci incontreremo davanti al memoriale “Nuova speranza” di piazza Piave, a una manciata di metri dal porto di Lampedusa, per la veglia silenziosa insieme ai famigliari delle vittime e ai migranti sopravvissuti alla tragedia del 2013 undici anni fa con lo sguardo rivolto verso i 368 nomi che si intersecano nel monumento promosso da Gariwo: lo scheletro di una barca inghiottito dal mare, con dei legni a evocare le braccia che chiedono aiuto
Alle ore 19.30, si terrà l’inaugurazione ufficiale del Giardino, alla presenza delle autorità locali, dei rappresentanti delle associazioni umanitarie e dei protagonisti delle storie di salvataggio. Interventi di Gabriele Nissim, presidente della Fondazione Gariwo, Filippo Mannino, sindaco di Lampedusa e Linosa, Vito Fiorino, pescatore che il 3 ottobre 2013 salvò insieme a sette amici 47 persone in mare.
Alle ore 21.00, sempre nei pressi del Giardino, si svolgerà il musical “Sotto lo stesso cielo”, curato dalla Compagnia del Kintsugi formata dagli studenti del liceo Marconi di Pesaro e della Rete #Responsabilità, all’interno del progetto FAMI 271 “A Europe of Rights”. Uno spettacolo dedicato al racconto del salvataggio che ha coinvolto Vito Fiorino durante la tragedia del 2013 che mira a sensibilizzare sul tema dell’accoglienza.
A seguire, alle ore 22.00, verrà trasmesso “A Nord di Lampedusa”, il documentario di Davide Demichelis e Alessandro Rocca, prodotto dal collettivo di autori Hic Sunt Leones, con il contributo di GMC Travel di Torino e realizzato con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo. Il film narra la storia del naufragio del 3 ottobre attraverso la testimonianza di Vito Fiorino, e prosegue con una narrazione che comprende il futuro dei sopravvissuti su cui, a distanza di 11 anni, si sono spenti i riflettori. Insieme a Vito Fiorino sarà presente uno dei due registi, Alessandro Rocca.
Ai momenti di ricordo per le vittime e alla inaugurazione del Giardino parteciperanno, tra gli altri, Henok Tekle, direttore esecutivo di Eritrean Public Media, e le delegazioni internazionali di Border Towns and Island Network, il movimento che raccoglie le località ai confini d’Europa e di cui il Comune di Lampedusa e Linosa è capofila.
Finanziato con i fondi del Progetto FAMI 3928 “Memoria, migrazioni ed accoglienza a Lampedusa” e progettato dall’architetto Brunello Sighinolfi, il Giardino desidera riaffermare i valori universali della solidarietà, della giustizia e dell’accoglienza, partendo da Lampedusa come simbolo di apertura, dialogo e speranza. Oltretutto, il Giardino, inoltre, dista poche decine di metri dal Memoriale “Nuova Speranza”, nato da un’iniziativa di Gariwo e Vito Fiorino per ricordare le 368 vittime del 3 ottobre 2013.