Tentò di uccidere moglie e figli, nuovo arresto per Daniele Alba per maltrattamenti
L’accusa rivolta all’agrigentino è quella di maltrattamenti in famiglia e fa riferimento al periodo antecedente al triplice tentato omicidio
Nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Daniele Alba, il meccanico trentacinquenne che lo scorso maggio accoltellò i figlioletti di 3 e 6 anni e la moglie. L’accusa rivolta all’agrigentino è quella di maltrattamenti in famiglia e fa riferimento al periodo antecedente al triplice tentato omicidio degli scorsi mesi. Il nuovo provvedimento è stato notificato al trentacinquenne nel carcere di Agrigento dove da quasi sei mesi è detenuto per i gravi fatti di Cianciana.
Daniele Alba, appena due mesi fa, è stato dichiarato incapace di intendere e volere da una perizia dello psichiatra Maurizio Marguglio, incaricato dal gip del tribunale di Sciacca Antonino Cucinella. Lo specialista era chiamato a rispondere alla domanda su cui verte l’intero procedimento: Alba era in grado di intendere e volere? Per il perito, almeno in quel momento, no. Lo psichiatra ha comunque ribadito la pericolosità sociale del meccanico, in carcere ormai dal 23 maggio scorso.
Un giorno che la piccola comunità di Cianciana ricorda molto bene. Alba, al culmine di una lite avvenuta in un appartamento nei pressi di piazza Puccini, accoltellò prima la moglie per poi scagliarsi contro i figli di 6 e 3 anni. Mamma e figlio riuscirono a fuggire nonostante le ferite mentre la bimba rimase per barricata in casa col padre. Soltanto dopo alcune ore, grazie all’intervento di un negoziatore dei carabinieri, il meccanico liberò la bambina. Alba si consegnò ai carabinieri nel tardo pomeriggio di quella giornata di follia, rischiando di essere linciato dalla folla che nel frattempo si era radunata sotto casa. La moglie, che riportò ferite al volto e alle braccia, fu la prima ad essere dichiarata fuori pericolo.