L’omicidio dell’imprenditore favarese Lupo, ex suocero condannato all’ergastolo
Condanna all'ergastolo per Giuseppe Barba per l'omicidio dell'ex genero Salvatore Lupo, imprenditore ed ex presidente del consiglio comunale di Favara
Carcere a vita. I giudici della Corte di Assise di Agrigento, presieduta da Giuseppe Miceli, hanno condannato all’ergastolo Giuseppe Barba, 66 anni, per l’omicidio dell’ex genero Salvatore Lupo, imprenditore ed ex presidente del consiglio comunale di Favara. Lupo venne ucciso con tre colpi di pistola calibro 38 nel giorno di ferragosto del 2021 all’interno dell’American Snack Bar nel corso centrale del paese. La Corte di Assise ha accolto pienamente la richiesta del sostituto procuratore Paola Vetro che, a margine della requisitoria, aveva proposto la condanna all’ergastolo. I giudici hanno riconosciuto l’aggravante della premeditazione mentre hanno escluso quella dei futili motivi. L’unico familiare costituitosi parte civile è il figlio della vittima, rappresentato dall’avvocato Daniela Posante, che riceverà una provvisionale immediatamente esecutiva di 60 mila euro.
Alla base del delitto, secondo quanto sostenuto dall’accusa, dissapori e odio originati dalla separazione tra la figlia del presunto assassino e la vittima. Poi, la difficilissima partita della divisione dei beni, un’aggressione subita da Barba in piazza, davanti a tutti ad opera di Lupo, avrebbero fatto maturare l’idea della vendetta. Giuseppe Barba venne fermato dai carabinieri tre settimane dopo l’omicidio. Le indagini hanno messo in rilievo anche altre cose importanti che il gip, in sede di convalida, definì “troncanti” e decisivi: l’auto di Barba che segue a ruota quella della vittima come documentato dalle telecamere di videosorveglianza; la presenza di entrambi all’interno del bar, nonché la presenza copiosa di tracce di polvere da sparo all’interno dell’auto in uso al 66enne. L’imputato è difeso dall’avvocato Salvatore Pennica.