Aragona

“Kerkent”, mafia e droga ad Agrigento: il processo approda in Cassazione

Il processo scaturito dalla maxi operazione Kerkent approda in Cassazione

Pubblicato 3 mesi fa

Il processo scaturito dalla maxi operazione Kerkent, l’inchiesta che ha fatto luce sulla scalata al vertice della famiglia mafiosa del boss Antonio Massimino, approda in Cassazione. L’udienza è in programma il prossimo 3 ottobre. Diciassette gli imputati. La procura generale ha impugnato la sentenza di appello con cui erano stati assolti lo stesso boss e un venditore di auto dall’accusa di violenza sessuale con sequestro di persona per una vicenda di recupero crediti. Due anni fa la Corte di Appello aveva confermato a grandi linee il verdetto di primo grado ma in alcuni casi ci erano stati sconti di pena sensibili.

Come, ad esempio, per Giuseppe Messina ritenuto il braccio destro del boss Massimino: in primo grado era stato condannato a 20 anni di reclusione mentre in Appello la pena era scesa a 12 anni. Dimezzata la condanna anche di Andrea Puntorno, da 8 anni a 4 anni. Questo nel dettaglio la sentenza di secondo grado: Marco Davide Clemente (9 anni e 2 mesi); Sergio Cusumano (8 anni e 4 mesi); Alessio Di Nolfo (11 anni e 4 mesi); Eugenio Gibilaro (7 anni e 4 mesi); Domenico La Vardera (3 anni e 8 mesi); Domenico Mandaradoni (4 anni); Gerlando Massimino (10 anni); Antonio Messina (9 anni e 4 mesi); Giuseppe Messina (12 anni, 10 mesi e 20 giorni); Andrea Puntorno (4 anni); Calogero Rizzo (4 anni); Giuseppe Tornabene (8 anni e 4 mesi); Francesco Vetrano (16 anni e 1 mese); James Burgio (8 anni); Salvatore Capraro (9 anni); Fabio Contino (8 anni); Antonio Massimino (20 anni); Liborio Militello (8 anni); Luca Siracusa (8 anni). James Burgio, Domenico La Vardera, Gerlando Massimino e Salvatore Capraro non figurano adesso nella lista degli imputati. 

Nel collegio difensivo gli avvocati Giovanni Castronovo, Salvatore Pennica, Alfonso Neri, Daniele Re, Monica Malogioglio, Marco Aloisio, Salvatore Butera, Enrico Quattrocchi, Annalisa Russello, Riccardo Bellotta, Giuseppe Bagnato, Francesco Muzzozzappa, Gisella Spataro, Giuseppina Ganci e Salvatore Mondello. 

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