Giudiziaria

Accusato di fornire droga ai “narcos” di Agira, scarcerato autista agrigentino 

L'agrigentino, accusato di essere uno dei fornitori del gruppo, lascia il carcere e va ai domiciliari

Pubblicato 2 giorni fa

Il tribunale del Riesame di Caltanissetta, accogliendo l’istanza dell’avvocato Salvatore Gugino, ha sostituito la misura cautelare della custodia in carcere con quella meno afflittiva dei domiciliari nei confronti di Domenico La Greca, 35 anni, di San Giovanni Gemini. L’agrigentino era stato arrestato alla fine del febbraio scorso nell’ambito dell’inchiesta “Idra”, l’operazione della Polizia di Stato contro un’organizzazione operante nell’Ennese dedita al traffico di sostanze stupefacenti.

A La Greca, autista di una ditta di rifiuti, viene contestato il reato di detenzione, vendita, cessione, trasporto e consegna a terzi di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, crack e marijuana. La difesa ha chiesto la scarcerazione sostenendo la mancanza di esigenze cautelari e la carenza di gravi indizi di colpevolezza. Il Riesame ha accolto il ricorso e disposto i domiciliari per l’indagato. Le motivazioni saranno depositate entro 45 giorni.

Le indagini – coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Caltanissetta – hanno smantellato il gruppo al cui vertice ci sarebbe stato Rosario Cuccia, 72 anni, personalità di spicco nel settore del narcotraffico anche internazionale. Sarebbe stato lui a delineare le strategie e ad assumere le decisioni fondamentali per il coordinamento delle cessioni, il recupero e la divisione dei relativi proventi, nonché per l’individuazione dei fornitori dell’associazione. Ad aiutarlo c’erano altri tre indagati, tutti di Agira: Sebastiano Miano, con il ruolo di organizzatore e coordinatore dell’attività di spaccio, incaricato anche della raccolta dei crediti illeciti dell’associazione; gli altri due – Filippo Scardilli e Filippo Gazzi – erano incaricati di effettuare le singole cessioni e riscuotere i proventi.

L’inchiesta “Idra” nasce di fatto con l’arresto, avvenuto il 27 aprile 2023, di Pietro Cuccia e del figlio Rosario (cl. ’99). In breve tempo le attenzioni si sono spostate su Rosario Scuccia, classe 53. Fondamentale, infine, il ritrovamento di un vero e proprio “libro mastro” con appunti, somme di denaro e nomi. Ed è proprio dal sequestro del libro contabile che gli investigatori cominciano a ricostruire la rete di fornitori dei narcos ennesi arrivando a Danilo La Greca, un insospettabile autista di autocompattatori agrigentino. 

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