Da Favara a Raffadali, prosegue il cammino della “Staffetta della Legalità”
Favara non dimentica il piccolo Stefano Pompeo e il sindaco Gaetano Guarino, entrambi vittime di mafia
Un pannello con il volto del piccolo Stefano Pompeo e un’altro del sindaco Gaetano Guarino, vittime di mafia, saranno esposti nelle due entrate della città di Favara. L’iniziativa, rientra nella staffetta della Legalità partita da Canicattì, voluta da Pietro Bennici e sposata a pieno dalla Dc di Favara, si sposterà a Raffadali e da li toccherà tutti il territorio agrigentino. L’obiettivo è quello di ricordare i “martiri, vittime della mafia” attraverso un modo nuovo di narrare il territorio, affinchè si possa lasciare un segno tangibile ai turisti che lo visitano e alle generazioni future che lo abiteranno.
Alla manifestazione che si è svolta nel palazzo di città oltre ai sindaci di Favara e Raffadali, Antonio Palumbo e Silvio Cuffaro, Pietro Bennici responsabile provinciale sport Dc, Eleonara Gazziano responsabile regionale dei diritti umani e civili della Dc, Antonietta Vita commissario cittadino della Dc, erano presenti i genitori del piccolo Stefano, gli alunni del liceo “Martin Luther King” .
Inoltre durante l’iniziativa sono stati raccolta dei libri da destinare alla casa circondariale di contrada Petrusa: “perché la mafia non si combatte con la pistola ma con la cultura”.