“Matri mari” ultimo capolavoro musicale di Peppe Calabrese
Il tema affrontato nel videoclip è la storia di tanti migranti che affrontano il viaggio della speranza
“Matri mari” è l’ultimo lavoro musicale, incentrato sul tema dell’immigrazione di Peppe Calabrese, realizzato con l’amico regista Rosario Neri.
Nel videoclip alcuni oggetti sospinti sulla spiaggia dalle correnti, o trovati a galleggiare in mare ed appartenti, migranti (per lo più bambini e donne)che si trovavano su qualche imbarcazione naufragata a poche decine di metri dalla spiaggia. Imbarcazione piena dei numerosi disperati che arrivano nella nostra terra per sottrarsi alla miseria, alle guerre ed ai regimi totalitari, vittime di persecuzioni e di violenza, nella speranza di una migliore prospettiva di vita.
“Il mare accoglie e nutre, il mare unisce i paesi che separa, scriveva nel XVIII secolo il poeta inglese Alexander Pope, ed il Mare Mediterraneo al quale mi riferisco non è più “Nostrum”, strumento di potere, ma “Suum”, loro, di coloro che sull’Isola vengono da lontano”, dichiara il musicista Calabrese.
“E vennu e vennu e vennu di luntanu / picca è la forza / assai è lu curaggiu” canta Calabrese nella title-track che apre l’album, una ballata cullata dalla quieta vitalità del clarinetto e dalla dolcezza della fisarmonica. Il mare-madre tutti bagna, culla i bambini, il suo blu è l’unico colore ufficiale di tutti i vessilli in navigazione, ed è beneaugurante: “Sali di lu mari vinci la mala sorti”.