L’uva Italia Igp di Canicattì a Casa Diodoros, Sciarratta: “Sosteniamo conservazione della biodiversità”
Sono state impiantate lo scorso anno e già nel 2025 potrebbero portare i primi frutti: interlocuzioni in corso con altri consorzi di tutela
Casa Diodoros si conferma un vero e proprio laboratorio per la conservazione della biodiversità.
Potrebbe portare frutto già questa estate il piccolo impianto di Uva Italia Igp di Canicattì messo a dimora nei terreni del Parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi nel contesto di un progetto di valorizzazione del patrimonio agroalimentare del territorio che vedrà in futuro anche la collaborazione con altri Consorzi di tutela.
“Ringraziamo il direttore Roberto Sciarratta per l’opportunità concessaci nell’anno di Capitale della Cultura di impiantare 12 piante di Uva Italia già adulte che probabilmente già questa estate potranno portare i primi frutti – spiega il presidente del Consorzio Igp Uva Italia Canicattì Marsello Lo Sardo – . Il nostro è un prodotto che ha caratteristiche uniche grazie ai terreni calcarei su cui cresce, che gli forniscono un sapore e una croccantezza unici”.
“Quando abbiamo pensato a Casa Diodoros – commenta il direttore del Parco archeologico e paesaggistico Roberto Sciarratta – lo abbiamo immaginato come laboratorio per valorizzare le buone politiche del territorio e del paesaggio, quindi non solo del Parco ma anche di tutto il territorio. In un luogo unico quale è la Valle puntiamo con convinzione sul sostegno alle buone pratiche di conservazione della biodiversità”.