Cultura

Al Teatro Pirandello di Agrigento il 2e3 novembre lo spettacolo “Lumie di Sicilia”

Un cast di talento, tra cui Francesco Mirabella, Nadia Perciabosco, Veronica Rega, Francesca Somma, Elena Cianni, Antonio Coppola e Lorenzo Rossi

Pubblicato 1 ora fa

Il 2 e 3 novembre 2024, il Teatro Pirandello di Agrigento ospiterà lo spettacolo in due tempi “Lumie di Sicilia”, un intenso adattamento dell’omonimo atto unico di Luigi Pirandello e della novella “L’abito nuovo”, curato e diretto da Francesco Bellomo e Antonella Lobianco. Gli abbonati avranno accesso gratuito a questo appuntamento che vedrà sul palco un cast di talento, tra cui Francesco Mirabella, Nadia Perciabosco, Veronica Rega, Francesca Somma, Elena Cianni, Antonio Coppola e Lorenzo Rossi.

Lo spettacolo racconta la storia di Micuccio Bonavino, un giovane e umile musicista siciliano, e il suo amore sincero e profondo per Teresina, ragazza di talento e umili origini. Deciso a sostenere il suo futuro, Micuccio sacrifica tutto per lei, sperando che, una volta famosa, ritorni a sposarlo. Tuttavia, Teresina, diventata Sina Marnis, vive ormai in un mondo fatto di successo e lusso, lontano dalla semplicità della vita che Micuccio le aveva immaginato.

Nella seconda parte, ispirata a “L’abito nuovo”, la vicenda si addentra in nuove sfumature. Dopo averlo rinnegato, Sina sembra tornare sui suoi passi e si unisce a Micuccio, ma il richiamo della vita mondana la allontana di nuovo, fino a un tragico epilogo che la lascia a Micuccio soltanto come ricordo. Devastato ma profondamente segnato, Micuccio scopre una nuova consapevolezza di sé, simboleggiata dal ritorno con un abito nuovo, accettando il lascito emotivo e materiale di Sina.

La rappresentazione sarà accompagnata da una colonna sonora che abbraccia i classici italiani degli anni ’50 e ’70, un tributo che trasporta Pirandello in un contesto musicale vibrante e senza tempo. Questo adattamento contemporaneo rievoca così le tensioni emotive, la bellezza e il dolore del sacrificio d’amore e della perdita, creando un equilibrio tra l’antico e il moderno.

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