Cultura

“A cuore aperto”, Giovanni Ruvolo racconta oltre 20 anni di volontariato tra Sicilia e Tanzania

In questo nuovo libro Giovanni Ruvolo ripercorre gli oltre venti anni delle attività dell’associazione: dal primo viaggio in Africa alla più recente missione “Un cuore per l’Ucraina”

Pubblicato 10 ore fa

E’ stato presentato ieri sera a Menfi, nell’auditorium della biblioteca comunale, il libro “A Cuore Aperto” del cardiochirurgo Giovanni Ruvolo, presidente dell’omonima associazione onlus da più di venti anni impegnata in progetti di volontariato sociale e sanitario tra la Sicilia e la Tanzania. L’iniziativa è stata promossa dall’istituzione culturale “Federico II”. Durante l’incontro con l’autore, coordinato dal giornalista Toni Fisco, sono intervenuti il presidente e la vicepresidente della “Federico II”, rispettivamente Gioacchino Mistretta e Margherita Ocello, il sindaco Vito Clemente, l’assessore alla Cultura, Pia Pisano, don Alessandro di Fede Santangelo, arciprete di Menfi, don Saverio Taffari, già missionario in Tanzania, la volontaria dell’associazione Margherita La Rocca.

La prefazione del volume, già presentato in diversi incontri a Montevago, Sciacca e ad Agrigento, è del cardinale monsignor Francesco Montenegro. Già autore di numerose pubblicazioni a carattere scientifico, in questo nuovo libro Giovanni Ruvolo ripercorre gli oltre venti anni delle attività dell’associazione: dal primo viaggio in Africa alla più recente missione “Un cuore per l’Ucraina” passando dagli screening cardiologici gratuiti ai più bisognosi in tanti paesi dell’Agrigentino e a Roma.

“Tutte iniziative – spiega Ruvolo – rese possibili grazie al contributo di tanti volontari, donatori, sostenitori, amici che ci sostengono e che non finiremo mai di ringraziare. Nel libro, che è una sorta di reportage fotografico, raccontiamo le storie di chi, pur trovandosi in condizioni di povertà assoluta in sperduti villaggi africani, è riuscito, grazie all’associazione, a diventare medico e di chi ancora si sta impegnando per realizzare questo sogno e poter aiutare gli altri nella propria terra. Condividiamo le testimonianze e le riflessioni dei volontari che hanno reso possibile l’organizzazione e il successo di tante iniziative di carattere sociale e sanitario e che ci consentiranno di sviluppare nuovi progetti per il futuro”.

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