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Open Arms, Carmina: “pronti ad accogliere i minori a Porto Empedocle”

Dal porto di Lampedusa sono saliti sul traghetto i minori non accompagnati che sono scesi dall’Open Arms, dopo l’ok del ministro Salvini, e in serata arriveranno presso il porto di Porto Empedocle per essere trasferiti in un centro d’accoglienza. Nel merito interviene la Sindaca della città di Porto Empedocle, Ida Carmina, pronta ad accogliere i […]

Pubblicato 5 anni fa

Dal porto di Lampedusa sono saliti sul traghetto i minori non accompagnati che sono scesi dall’Open Arms, dopo l’ok del ministro Salvini, e in serata arriveranno presso il porto di Porto Empedocle per essere trasferiti in un centro d’accoglienza.

Nel merito interviene la Sindaca della città di Porto Empedocle, Ida Carmina, pronta ad accogliere i minori non accompagnati. “Quello che emerge nel caso della Open Arms è la linea del premier Conte, che non si limita a dire ‘no’ e a lasciare morire in mare esseri umani, ma dialoga con l’Europa, raggiungendo il risultato della redistribuzione dei MIGRANTI e dell’apertura delle porte degli altri Stati. Insomma il vero ‘Governo dei sì’ è quello di Conte, mentre Salvini si ostina a dire solo ‘no'”. A dirlo è la pentastellata Ida Carmina, sindaco di Porto Empedocle che continua: “Quello migratorio è un fenomeno complesso che chiama in causa l’Europa, se non il mondo intero. Siamo davanti a un vero e proprio esodo che non può essere certo gestito dalla sola Sicilia o dall’Italia”. Ma per Carmina si continuano a puntare i riflettori sulla nave della Ong spagnola “mentre decine e decine di MIGRANTI approdano a Lampedusa con barche fantasma”. In ogni caso, puntualizza il sindaco, “più che impedire a un centinaio di persone di sbarcare dopo 18 giorni in mezzo al mare, come sindaco sarei più interessata a soluzioni che pongano un freno all’emorragia dei nostri giovani. Interi Comuni si stanno spopolando, negli anni ho visto le energia migliori del mio territorio andare via. Per noi il problema – conclude il sindaco – non è l’accoglienza di questi disperati ma il flusso ininterrotto di giovani che lasciano la Sicilia”.

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