Catania

Riflessi culturali, sul palco del Palacongressi arriva “Il birraio di Preston”

Penultimo spettacolo per la rassegna “Riflessi Culturali” il prossimo 29 marzo

Pubblicato 3 giorni fa

In scena andrà “Il birraio di Preston”, l’opera tratta dal romanzo dello scrittore empedoclino Andrea Camilleri nella riduzione teatrale curata dallo stesso papà del Commissario Montalbano e da Giuseppe Dipasquale, che curerà anche la regia. A dar vita all’opera saranno tra gli altri Edoardo Siravo, Federica De Benedittis e Mimmo Mignemi.

L’opera, come il libro, è ambientata a Vigata nella seconda metà dell’Ottocento in occasione dell’inaugurazione del teatro civico del “Re d’Italia”. Il prefetto di Montelusa, paese ma odiato dai vigatesi perché più importante e perché sede della Prefettura, si intestardisce di inaugurare la stagione lirica del suddetto teatro con un’opera di Ricci. Nessuno vuole la rappresentazione di quel lavoro, tra l’altro realmente scadente. Si arriva quasi a una guerra civile tra le due fazioni: da un lato i vigatesi che, con quel naturale e tutto siciliano senso di insofferenza verso tutto quello che sappia di “forestiero” decidono di boicottare l’ordine prefettizio; e dall’altra il prefetto Bortuzzi con don Memè Ferraguto, noto uomo d’onore del luogo. La vicenda si concluderà con l’incendio del teatro, con un intreccio e un racconto tra il comico e il tragico in pieno stile Camilleri. 

Come in altri libri a contenuto storico, lo scrittore empedoclino prende ispirazione anche in questo romanzo da un avvenimento reale descritto nella Inchiesta sulle condizioni della Sicilia (1875-1876), pubblicata nel 1969 dall’editore Cappelli di Bologna.

“Invitiamo tutti a venire a godere di questo spettacolo che è ancora capace di raccontare i mali della sicilianità e che sa divertire e far pensare allo stesso tempo – commenta il direttore artistico della rassegna, Gaetano Aronica -. Nell’anno del centenario dalla nascita del maestro Andrea Camilleri aver inserito quest’opera nella nostra rassegna è un modo per rendere omaggio ad una delle penne più straordinarie della nostra terra”.

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