Controlli della Polizia alla stazione centrale: tre denunciati
Un catanese di 52 anni è stato indagato per il reato di falsa attestazione a pubblico ufficiale
La Polizia di Stato – Sezione Polizia ferroviaria di Catania negli ultimi giorni, oltre a svolgere i consueti servizi istituzionali di vigilanza all’interno della stazione centrale e degli altri scali di competenza, nonché di pattugliamento della linea ferroviaria e dei treni regionali, ha intensificato i controlli per prevenire e contrastare le attività illecite nell’area circostante la Stazione Centrale al fine di assicurare maggiore sicurezza all’utenza e decoro all’area.
Nello specifico, sono stati denunciati tre soggetti, ferma restando la presunzione di innocenza degli indagati valevole ora e fino a condanna definitiva.
Si tratta di un catanese di 52 anni che è stato indagato per il reato di falsa attestazione a pubblico ufficiale in quanto ha fornito dati non veritieri sulla sua residenza al fine di impedire che il capotreno, che aveva chiesto l’ausilio degli agenti in servizio di vigilanza a bordo del treno per l’identificazione del soggetto, lo sanzionasse per la mancanza del titolo di viaggio.
Un ventiquattrenne originario della provincia catanese, invece, nel primo giorno di sottoposizione alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale, è stato denunciato per la violazione degli obblighi e delle prescrizioni derivanti dalla stessa. L’uomo, infatti, è stato sorpreso dagli agenti della Polfer nelle ore notturne presso la stazione di Catania centrale, sebbene la misura, tra l’altro, gli vietasse di uscire nelle ore serali e notturne.
Infine, un uomo di 25 anni è stato deferito all’Autorità giudiziaria per il reato di furto in quanto, a seguito di attività di indagine, è stato individuato quale presunto autore del furto di un cellulare avvenuto nella piazza antistante la stazione centrale qualche giorno prima. In particolare, a seguito della denuncia della vittima, gli agenti hanno verificato le immagini riprese dal sistema di videosorveglianza, riconoscendo il malintenzionato che, approfittando di un momento di distrazione della vittima, intenta a differenziare i rifiuti, era riuscito a sottrarle il cellulare dalla giacca.