Agrigento

Topi morti, prodotti scaduti e un lavoratore sfruttato: manette per 59enne di Raffadali; arresto convalidato (ft e vd)

E’ stato ribattezzato il caseificio degli orrori. Ed è una scena quasi apocalittica quella a cui hanno assistito i militari dell’Arma dei carabinieri di Raffadali che, insieme ai colleghi dell’ispettorato del lavoro, hanno effettuato un blitz in un piccolo casolare in contrada Butermini. A finire in manette, con le accuse di frode in commercio, caporalato […]

Pubblicato 5 anni fa

E’ stato ribattezzato il caseificio degli orrori. Ed è una scena quasi apocalittica quella a cui hanno assistito i militari dell’Arma dei carabinieri di Raffadali che, insieme ai colleghi dell’ispettorato del lavoro, hanno effettuato un blitz in un piccolo casolare in contrada Butermini. A finire in manette, con le accuse di frode in commercio, caporalato e contraffazione di prodotti alimentari, è finito Antonino Vecchio, 59enne di Raffadali già noto alle forze dell’ordine. 

Quello che hanno trovato i carabinieri è sconcertante: si tratta di alcuni topi morti rinvenuti vicino a caciotte, ricotte e formaggi di vario tipo; altri roditori che scorrazzavano nel caseificio tra gli ovini macellati e prodotti che sono risultati essere senza tracciabilità e comunque pronti ad essere venduti. In un casolare vicino alla struttura, inoltre, i carabinieri hanno scoperto la presenza di un lavoratore di origine rumena che dormiva in condizioni pessime, senza riscaldamento, senza luce e senza acqua corrente oltre a risultare evidentemente sottopagato con una paga che risulterebbe esser inferiore ai due euro all’ora. 

La struttura è stata posto sotto sequestro così come la merce uscita dal caseificio. L’inchiesta è coordinata dal pm Gloria Andreoli. 

Carabinieri di Raffadali, sequestro azienda
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