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Strage di via D’Amelio, Patronaggio: “Tensioni politiche non fanno bene a verità” 

Il procuratore generale Luigi Patronaggio ha parlato del famoso dossier mafia e appalti e della strage di via D’Amelio durante la presentazione del libro “Mafiare” del giornalista Franco Castaldo di cui è anche autore del saggio introduttivo

Pubblicato 2 ore fa

“Che il rapporto mafia e appalti possa essere la causa o la concausa della strage di via d’Amelio non lo so e non voglio prendere posizioni, ho certamente la mia idea. Quello che mi disturba, però, è che si parla senza conoscere”. Lo ha dichiarato il procuratore generale di Cagliari, Luigi Patronaggio, intervenuto alla presentazione del libro “Mafiare” del giornalista Franco Castaldo di cui è anche autore del saggio introduttivo.  

“L’indagine su Massa Carrara, relativa al presunto accordo tra Cosa nostra col boss Bonura e il gruppo Ferruzzi, non c’entra niente col rapporto del Ros mafia e appalti. Sono due cose totalmente differenti. Poi, certamente, tutto ritorna. Sono stato pm nel processo “Riina+100” che riguardava tutta quella galassia di imprenditori vicini a Riina e Provenzano – ha dichiarato il pg Patronaggio – imprenditori che certamente arrivavano anche alla grande finanza ma, per intenderci, i costruttori palermitani degli anni 60/70, come ad esempio Pino Lipari vicino ai corleonesi, certamente sono stati un momento importante della lotta alla mafia ma non me la sento di dire che sono alla base della strage di via D’Amelio.

“Quello che non si capisce, e non sto parlando da magistrato ma da sociologo e storico, è il perchè dell’accelerazione tra la strage di Capaci e quella di via D’Amelio – afferma il procuratore Patronaggio – noi tutti leggiamo, ed è scritto in sentenze passate in giudicato, che sarebbe stato quello di bloccare Paolo Borsellino principale antagonista di Cosa nostra. Ma se ci sono altre concause è difficile da capire e portare avanti. Mi preoccupa che in questa storia ci sono tensioni politiche molto forti. Invece – conclude Patronaggio – questo non fa bene alla verità, non fa bene alla giustizia, e non fa bene alle vittime di mafia che vengono tirate per la giacchetta da un lato e dall’altro. A me tutto questo non piace e fa male alla verità. 

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